Vita, opere e gag di un cavallo di razza
Lo chiamano il nono re di Roma (l’ottavo è Francesco Totti, ovviamente). Radici ciociare, nato nel quartiere di San Giovanni, dove tuttora abita, romanissimo, «uno de noantri» su tutta la penisola. Maurizio Battista torna al Gran Teatro Morato di Brescia (domani, ore 21) con il suo ultimo spettacolo, Cavalli
di razza e altri puledri. Nella nostra città è ormai un ospite fisso, con la sua claque di ammiratori, amatissimo, alla faccia della comicità territoriale. Nei suoi spettacoli lui parla di costumi e abitudini, della quotidianità, degli uomini e delle donne alle prese con le stagioni della vita,, nessuna velleità intellettuale. La politica è bandita. «Non c’è gusto — ci dice — a prendere in giro i politici e poi i comici che trattano di politica hanno finito, chiuso. Non sanno più che dire. Basta vedere quelli che stanno in televisione, tirano fuori sempre lo stesso repertorio: le battute su Berlusconi, i denti di Renzi. Di come porta i capelli quell’altro. Questi comici hanno giocato facile per anni, ma ora le persone si sono stufate». Il monologo è una cavalcata lunga 24 anni in cui il sessantenne comico capitolino ripercorre la sua carriera tra vita, teatro e studi televisivi. I Cavalli di razza del titolo sono gli artisti che ha incontrato e con i quali ancora spesso collabora, comici e attori bravissimi che purtroppo non sempre hanno avuto il successo che avrebbero meritato, alcuni anche scomparsi. Poi ci sono i Puledri, i nuovi comici agli inizi della loro esperienza professionale che promettono un futuro di successo pieno di soddisfazioni. Più che comicità da cabaret, comicità da bar, in cui la battuta e il lazzo sono di casa. Con ammirevole modestia, ma anche con grinta e simpatia, Battista non nasconde le sue origini. «Glielo dico sinceramente: ho fatto le scuole medie con grande difficoltà, non scherzo. Mi padre mi ha preso a lavorare con lui al bar. È vero, la mia tecnica di approccio dal palcoscenico è la stessa del bar senza bancone. Sono una persona normale, che ha un dono, quello di far ridere di cuore».Per informazioni e biglietti: granteatromorato.com.