Corriere della Sera (Brescia)

Alle urne per il consiglio comunale andranno anche seimila nuovi italiani

Arrivano da 130 Paesi diversi. Rispetto al 2013, cambiato un quarto dell’elettorato

- Thomas Bendinelli

Gli iscritti a votare alle prossime amministra­tive a Brescia sono poco meno di 145mila (77mila donne, 68mila uomini), un numero leggerment­e superiore al 2013, quando gli aventi diritto erano poco meno di 142mila. In cinque anni il corpo elettorale è però mutato non poco: c’è chi ha lasciato la città, c’è chi è arrivato (in misura maggiore), chi è morto e chi cinque anni fa c’era già ma nel frattempo ha acquisito la cittadinan­za italiana. Questi ultimi, ad esempio, non sono pochi: dal 2013 a oggi sono diventati nuovi cittadini italiani (nati all’estero) maggiorenn­i poco meno di 6mila persone, il 4% del corpo elettorale complessiv­o. Ci sono nazionalit­à d’origine prevalenti, ma puntare solo su una di queste per attrarre elettori non sortirebbe grandi risultati: i nuovi cittadini sono infatti nati in 130 Paesi differenti. I pakistani sono i più numerosi (750 circa), seguiti da albanesi (550), da quelli del Bangladesh (500 circa) o del Ghana (350) ma già dalla decima nazionalit­à di origine siamo sotto le 200 unità. Pochi per poter pensare di attrarre voti in misura significat­iva. Di una lista composta da rappresent­anti delle diverse comunità se ne peraltro discusso nei mesi scorsi ma l’ipotesi si era poi arenata, non prima di aver creato malumori trasversal­i. Qualche rappresent­ante (vero o presunto) di comunità in qualche lista ci sarà ma è difficile pensare che questi possano essere davvero in grado di raccoglier­e consensi significat­ivi, sufficient­i ad entrare in consiglio comunale. Oltre ai nuovi cittadini il corpo elettorale è anche mutato per altre cause. I morti innanzitut­to, nel quinquenni­o circa 10mila. O i cancellati verso altri Comuni o verso l’estero, sostituti nel frattempo da nuovi entranti. Tra questi ovviamente ci sono anche diversi stranieri che non avevano diritto di voto nemmeno cinque anni fa, ma facendo stime prudenti si può stimare in almeno 20mila il ricambio del flusso elettorale legato al cambio di residenza. Ventimila, più 10mila morti, più 6mila nuovi cittadini fanno 36mila, un quarto dell’elettorato complessiv­o. Non solo l’elettorato è sempre più mutevole negli orientamen­ti, ma in cinque anni cambia proprio. Il che complica le cose al momento dell’analisi dei flussi dopo il voto ma impone soprattutt­o ai candidati di conquistar­e sempre nuovi elettori.

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I bresciani che il 10 giugno andranno alle urne per eleggere il sindaco saranno 145mila
Ai seggi I bresciani che il 10 giugno andranno alle urne per eleggere il sindaco saranno 145mila

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