Toni mielati, luppolo e cacao: Darf, a ciascuno la sua bionda
Equilibrio. Una sola parola per il tratto che identifica le birre a marchio Darf, birrificio artigianale di Darfo, frutto dell’intesa tra Alberto Soardi, principale artefice dei prodotti, e Simone Ravelli. Un passato da homebrewer, studio, corsi, sino a diplomarsi biersommelier a Monaco, Alberto ha chiare idee: rispetto per la storia della bevanda, che deve essere sì conviviale ma senza dimenticare giusto approccio e conoscenza, dagli stili base alla loro temperatura di servizio passando per il corretto bicchiere, informazioni sempre presenti su ogni loro etichetta. Le birre prodotte sono il risultato di quest’impostazione e sfoggiano eleganza e bevibilità, che si tratti della Weizen, sentori speziati con del chiodo di garofano in evidenza rispetto alla classica banana, di una pulitissima Helles, toni mielati e un finale asciutto o dell’ottima Marzen, probabilmente la birra che meglio esprime il «gusto» Darf, grande equilibrio tra note luppolate e dolcezza del malto, lievi sentori caramellati e tostati che pur nel corpo più importante rispetto alle altre garantisce quella beva parte integrante della filosofia aziendale. Completano la gamma Doppelbock, frutta secca e fave di cacao tostate, e Keller, nuovamente disponibile in autunno, segnata dal luppolo fresco locale. Coerentemente con il desiderio di accrescere la cultura della birra nel Paese, Alberto è attento alle possibilità di abbinamento con il cibo, dalle carni rosse per la Marzen a pesci e risotti per la Weizen, nei progetti futuri l’apertura di un Brew pub dove mettere in pratica questa visione. In arrivo ai primi caldi una fresca e dissetante Session Pale Ale.