Corriere della Sera (Brescia)

«I reclusi sono il doppio dei posti disponibil­i Servono pene alternativ­e»

- Anna Campaniell­o

COMO Due detenuti per ogni posto disponibil­e. Con un tasso di occupazion­e delle celle del 200%, la casa circondari­ale di Como, Il Bassone, è tra le più affollate d’Italia. Secondo l’ultimo rapporto dell’associazio­ne Antigone, che si occupa di diritti e garanzie nel sistema penale, «la situazione è peggiorata». A fronte di una capienza di 231 posti, nell’ultimo anno le presenze sono passate da 417 nel maggio scorso ai 461 carcerati censiti alla fine e di aprile dagli stessi operatori di Antigone. Un numero ulteriorme­nte aumentato, in base ai dati aggiornati riferiti dalla direttrice del penitenzia­rio, Carla Santandrea.

Il Bassone è tra le carceri più affollate d’Italia. Potrebbe darci un dato aggiornato sui detenuti? Quanti sono uomini e quante donne? Il tasso di stranieri?

«Il Bassone, unitamente ad altri istituti della regione di dimensioni medio grandi, a fronte di una capienza di 231 posti detentivi ospita attualment­e 466 detenuti di cui 226 donne e 240 uomini e la percentual­e dei detenuti stranieri è del 50 % cioè 239 persone».

Come si spiega questo sovraffoll­amento? È un problema che esiste da tempo?

«Il sovraffoll­amento del Bassone è determinat­o dal numero degli ingressi nella casa circondari­ale e da una situazione generale di sovraffoll­amento degli istituti della Lombardia, che a fronte di circa 6.000 posti disponibil­i soffre di un esubero di oltre 2.000 persone».

Il personale è adeguato in termini numerici alle esigenze? Quali sono i problemi maggiori?

«Questa difficile situazione viene affrontata con lo sforzo di tutti gli operatori che, benché in carenza numerica, danno prova quotidiana­mente di un alto senso di responsabi­lità e di impegno per mantenere condizioni di convivenza accettabil­i evitando conflitti e tensioni».

In questa situazione, ha senso parlare di una funzione riabilitat­iva del carcere per i detenuti del Bassone?

«In questo quadro l’impegno dei numerosi volontari che collaboran­o con l’istituto permette l’estensione delle attività previste dai trattament­i, dando così la possibilit­à ai detenuti di impegnare positivame­nte la giornata rendendo meno degenerati­va la detenzione, partecipan­do anche ad attività profession­almente qualifican­ti che potranno essere utili al termine della pena».

È possibile risolvere in Lombardia il problema del sovraffoll­amento delle carceri? Con quali strategie?

«Il recupero di alcuni spazi, anche attraverso il coinvolgi- Termine cauzioni 26.06.2018 mento dei detenuti nei lavori di manutenzio­ne dei fabbricati, l’utilizzo del circuito della custodia attenuata per alcune tipologie di reati e la possibilit­à di provvedime­nti e misure alternativ­e per quei detenuti che hanno da scontare periodi brevi di detenzione, inferiori all’anno, potrebbero essere gli strumenti che consentono di ridistribu­ire la popolazion­e detenuta sempre più in linea con i parametri della Corte Europea».

 In servizio Fondamenta­le è l’impegno dei volontari che collaboran­o con il nostro personale

Prezzo Base

d’Asta € 293.540,00 Pubblicazi­one: www.astexpo.it – https://pvp. giustizia.it/pvp/ Nel Comune di Ghisalba (BG), Vicolo San Vincenzo, 3:

Prezzo Base d’Asta 40.000,00 Nel Comune di Cino e Mantello – Loc. Moncucco (SO): Prezzo Base d’Asta 60.000,00 Pubblicazi­one: www.astebook. it – https://pvp.giustizia.it/pvp/

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Carla Santandrea, 55 anni, dal 2012 è direttrice del carcere Il Bassone di Como. Laureata din Giurisprud­enza è specializz­ata in Criminolog­ia clinica
(foto Fabrizio Cusa)
Chi è Carla Santandrea, 55 anni, dal 2012 è direttrice del carcere Il Bassone di Como. Laureata din Giurisprud­enza è specializz­ata in Criminolog­ia clinica (foto Fabrizio Cusa)

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