Corriere della Sera (Brescia)

Aggression­e al capotreno: pena di tre mesi

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«Èdura, ma non mollo», disse dopo la scorsa udienza. Ieri, invece: «Scusatemi, ma preferisco non commentare». Documenti alla mano, Giordano Stagnati, 25 anni, lascia il Palagiusti­zia con il suo avvocato e il padre. Ex capotreno in servizio da soli tre mesi, il 23 settembre scorso fu aggredito sulla tratta Cremona-Brescia. Al termine del processo in abbreviato, il gip Alessandro D’Altilia ha condannato a tre mesi (il pm ne aveva chiesti 16) e 750 euro di risarcimen­to Moussa Diatta, 23 anni, senegalese di Prevalle difeso dall’avvocato Cristina Fratelli. Restano le lesioni. Ma non la rapina (del palmare e del pos), derubricat­a dal giudice in «esercizio arbitrario delle proprie ragioni». Significa che lui, passeggero senza biglietto, quantomeno qualche «ragione» nei confronti del controllor­e l’avrebbe avuta. «Non l’ho picchiato» ha sempre detto. Altro passaggio chiave il fatto che Stagnati abbia gettato la carta di credito di Diatta dal finestrino: «Senza averla strisciata, per punizione» per il viaggiator­e. Non per la parte civile: «La transazion­e non riuscita è dimostrata — incalzò l’avvocato di Stagnati, Massimilia­no Cortellazz­i — quella prepagata era vuota. E il mio assistito ha preso questo gesto come l’ennesimo affronto». Gli disse «negro di m...»: un comportame­nto inaccettab­ile per Trenord che il 13 dicembre licenziò il capotreno. L’udienza davanti al tribunale del lavoro è fissata al 13 luglio. (m.rod.)

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