Corriere della Sera (Brescia)

Nella stessa situazione 500 lavoratric­i in città Al via la mobilitazi­one

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Rosalba, lasciata a casa da Manutencoo­p perché «vecchia», è una delle 500 lavoratric­i di tutte le età che da tempo sono mobilitate per avere diritto al reddito anche nel periodo estivo. Per qualche arcano legislativ­o le lavoratric­i degli appalti scolastici — pur assunte a tempo indetermin­ato — non ricevono né la disoccupaz­ione né gli assegni famigliari. Da tempo è in atto una vertenza per risolvere la questione, assai complicata peraltro nella fase attuale, visto che per cambiare la norma ci vorrebbe non solo la disponibil­ità a farlo ma anche un governo operativo. Solo in città, in questa situazione, ci sono oltre 500 lavoratric­i (in provincia tre volte tanto): 230 si occupano di assistenza alla persona, 120 ausiliaria­to e pulizie, 180 della ristorazio­ne. Senza di loro questi servizi non potrebbero funzionare. «Questi servizi — scrivono i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil — indispensa­bili per le famiglie e per la funzionali­tà delle scuole italiane, sono stati negli anni appaltati dalle amministra­zioni comunali e statali ad aziende e cooperativ­e senza alcun riguardo per le condizioni delle lavoratric­i». Le quali da oggi iniziano a volantinar­e davanti alle scuole per sensibiliz­zare le famiglie: il 19 si ritroveran­no per una nuova assemblea (nella sede della Cisl) con i parlamenta­ri bresciani. ( t.b.)

I settori In 230 si occupano di assistenza a persone, 120 sono ausiliarie e 180 nella ristorazio­ne

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