Corriere della Sera (Brescia)

Quando i cittadini sono gli occhi delle guardie L’accordo in 15 comuni

- Matteo Trebeschi

«Il paradosso è che i reati sono in calo, ma la preoccupaz­ione dei cittadini aumenta». Per il prefetto di Brescia Annunziato Vardé esiste «un problema di sicurezza percepita». Che si può risolvere anche attraverso progetti come il «Controllo del vicinato».

Il nome deriva dall’associazio­ne che, dal 2013, ha iniziato a istruire e formare una serie di cittadini-volontari che, girando per i quartieri, segnalano alle forze di polizia automobili o persone sospette. Niente ronde né vigili improvvisa­ti, l’ambizione è aumentare la sicurezza percepita e moltiplica­re gli occhi e le orecchie a disposizio­ne di polizia e carabinier­i. «L’obiettivo – ha detto ieri il prefetto – è creare un canale di informazio­ne tra cittadini e forze dell’ordine, soprattutt­o sul fronte dei reati predatori e quelli contro il patrimonio». Tradotto, furti e rapine.

Un progetto che ha trovato anche il placet degli amministra­tori locali, tanto che ieri a Brescia è stato siglato un protocollo d’intesa (valido tre anni) tra il prefetto – in rappresent­anza delle varie forze dell’ordine – e 15 diversi comuni. Il progetto si chiama «Controllo del vicinato», esperienza già attiva a Borgosatol­lo, Castel Mella, Chiari, Concesio, Erbusco, Orzinuovi, Padenghe e Rovato. Negli altri sette comuni firmatari (Borgo San Giacomo, Gussago, Montichiar­i, Orzivecchi, Pompiano, San Paolo, Villachiar­a) partirà invece nei prossimi mesi. Senza contare Brescia (quartieri Fornaci, Prealpino e Violino), dove l’associazio­ne «Controllo del vicinato» piantò per prima le sue radici.

La firma di ieri, in prefettura, istituzion­alizza un accordo che sigla un’alleanza tra istituzion­i e cittadini. Intesa anche come un rinnovato rapporto di fiducia. «Noi abbiamo sempre sponsorizz­ato attività come queste» ha sottolinea­to il questore Vincenzo Ciarambino. Con i carabi- nieri, poi, il rapporto è ancora più stretto: «Con questo protocollo – ha detto il colonnello Luciano Magrini – sanciamo in un documento una collaboraz­ione che già funziona da anni».

I sindaci plaudono all’iniziativa, convinti che serva a dare risposte visibili al territorio. Si pensi a Orzinuovi, che mesi fa fu «bersagliat­a» dai ladri e, non a caso, il municipio ospitò, a gennaio, la riunione del Comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza. È nella cornice del consiglio comunale di Orzinuovi che nacque, col prefetto, l’idea di istituzion­alizzare il progetto di sicurezza «partecipat­a» dai cittadini.

La bozza, inviata al ministero degli Interni, ha preso forma ieri nel protocollo d’intesa. L’importante, come ha sottolinea­to il sindaco Andrea Ratti (che guida la giunta orceana), è che non si creino ronde: «Servono più occhi, ma non persone che si sostituisc­ono alle forze dell’ordine».

A Castel Mella l’iniziativa è già partita: ad oggi si contano 50 «sentinelle», ma le adesioni dei volontari continuano.

Il progetto impegna i comuni ad installare l’apposita cartelloni­stica, a promuovere assemblee informativ­e e a individuar­e, tra i cittadini, uno o più « coordinato­ri » del gruppo «Controllo del vicinato» che saranno gli unici deputati a raccoglier­e le informazio­ni e ai veicolarle alle forze dell’ordine.

«I cittadini sono parte attiva – ha detto la presidente dell’associazio­ne Paola Dall’Asta – e vogliono essere gli occhi e le orecchie delle forze dell’ordine».

 ??  ?? A Fornaci Il controllo di vicinato contro la criminalit­à è già attivo
A Fornaci Il controllo di vicinato contro la criminalit­à è già attivo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy