Lefay va a Pinzolo 100 suite, residenze e spa sulle Dolomiti
Garda: 50 mila presenze, fatturato in crescita
Da Gargnano a Pinzolo, per rendere ancora più importante un brand che in una decina di anni è diventato un riferimento nel mercato internazionale — lo prova la cinquantina di premi — della vacanza benessere di lusso. Tanto di cappello alla famiglia Leali, che a Villa Necchi Campiglio (Milano) ha presentato ufficialmente il progetto del Lefay Dolomiti, già in costruzione e che sarà aperto nell’estate 2019.
Un vero gioiello che si avvale dell’esperienza fatta dal Lefay Garda: avrà un centinaio di camere, in gran parte suites; una spa enorme e spettacolare (5 mila metri quadrati); due ristoranti — uno piccolo ed esclusivo con evidenti ambizioni stellate — e soprattutto venticinque residenze da 98 a 264 metri quadrati, in puro design e tecnologie energetiche al top. Una svolta che segna l’ingresso dell’azienda bresciana nel segmento delle «Serviced Branded Residences», residenze di lusso con servizi alberghieri integrati: il primo caso di spa destination in Italia con una soluzione del genere.
«Non stiamo diventando veri operatori immobiliari ma dopo aver reinventato il concetto di vacanza benessere, vogliamo innovare il classico modello di seconda casa con Lefay Wellness Residences, una perfetta sintesi tra i vantaggi di una proprietà immobiliare e l’ospitalità alberghiera — dice Alcide Leali jr, managing director di Lefay Resorts & Spa — non a caso il progetto di allargamento della struttura sul Garda, si basa sullo stesso modello di business». Un impegno, quello di Pinzolo, che si aggira sui 60 milioni di euro, all’insegna della massima ecosostenibilità, da sempre filosofia di Lefay Resorts & Spa. L’inserimento paesaggistico dell’edificio è perfetto: si articola su più livelli che seguono l’andamento naturale del terreno per adattarsi il più possibile alla morfologia dolomitica. La struttura reinterpreta l’architettura tradizionale del Trentino con l’utilizzo di materiali naturali quali pietra e legno ed è quasi nascosta dal verde.
«È il secondo tassello della nostra strategia generale: quando è stata fondata la società, ci siamo detti che si partiva dal lago, si proseguiva in montagna e si finiva in campagna» sottolinea Leali. Nell’attesa del varo a Pinzolo e del prossimo Lefay ‘verde’ ancora
Alcide Leali jr Partiamo dal lago per andare in montagna Ora a Gargnano anche statunitensi e canadesi
una volta bisogna fare i complimenti alla famiglia Leali, alla luce dei dati 2017: 50mila presenze, un tasso di occupazione camere dell’81% (altissimo per l’Italia) su 49 settimane di apertura; 17 milioni e mezzo di fatturato (contro i 16,4 del 2016), grazie a un contributo sorprendente della clientela nazionale che è la terza numericamente — dietro nordici e inglesi — ma regala il 40% delle entrate. «E poi siamo felici per l’arrivo dei primi ospiti statunitensi e canadesi, che si sono subito innamorati del posto e del Garda» chiude Leali. Non siamo stupiti in entrambi i casi.