Nazionali a Brescia, una storia a 360 gradi. Ma il calcio manca da 30 anni
Dopo aver in passato ospitato le nazionali di pallacanestro (correva il lontano 1998, avversario era Milano in un incontro semi ufficiale) e pallamano, stasera il tanto bistrattato San Filippo accoglierà a Brescia anche la nazionale di pallavolo femminile. Una delle più amate in assoluto, la più eterogenea in quanto a pubblico di appassionati. Alle 20, in via Bazoli, sarà Italia contro Giappone. Ossia la rivincita dell’amichevole disputata lunedì a Busto Arsizio e conclusasi con la vittoria delle nipponiche per tre set a uno. Oltre al prestigio del test match, ne va rimarcato il peso perché precede di una settimana il debutto delle azzurre di Mazzanti nella Nations League (la nuova dicitura del Grand Prix), ghiotto antipasto dei Mondiali giapponesi dal 29 settembre al 20 ottobre. Ci sarà anche una bresciana nella rosa della nazionale: è Camilla Mingardi, ventenne schiacciatrice in decisa ascesa dopo una stagione da stella tra Legnano e Modena. Anna Danesi, di Roncadelle, una veterana pur avendo compiuto da poco 22 anni, si aggregherà a breve al gruppo dopo aver vinto lo scudetto con Conegliano e visto svanire la Champions League in semifinale contro Istanbul. Oltre all’evento odierno, va rilevata l’assoluta centralità di Brescia — città e provincia — per lo sport italiano, spesso di casa nei nostri impianti con le nazionali maggiori o con eventi organizzati dalla Federazione. Fresco è il ricordo di ItaliaMontenegro di pallamano femminile, di scena al San Filippo lo scorso primo ottobre; la nazionale di rugby riempì il Rigamonti come ai tempi di Baggio per l’amichevole del 10 novembre 2012 contro Tonga. E a Calvisano, complice il dominio tricolore del Cammi, si è svolta l’ultima finale scudetto. La Coppa Italia di pallanuoto si è disputata a Mompiano nel 2014 e nel 2017, la Supercoppa di basket maschile (con la Germani) inaugurerà il PalaLeonessa il prossimo 22 settembre. Manca solo il calcio e non è un dettaglio nè la ciliegina sulla torta, semmai la base essendo il primo sport nazionale.
In provincia transitano solo le nazionali giovanili, l’Italia manca dal 4 giugno 1988 quando la presenza di Vicini, Baresi e Altobelli spinse la Federazione a disputare l’amichevole pre Europei con il Galles. A breve saranno trent’anni. Di vuoto.