Benedetto Lupo e l’«Imperatore»
Benedetto Lupo non è nuovo al pubblico dei Pomeriggi Musicali e oggi torna al Dal Verme (stasera e sabato) diretto da James Feddeck nel quinto concerto per pianoforte di Beethoven, il celebre «Imperatore» (ore 21, sabato ore 17, via San Giovanni sul Muro 2, € 920): una pagina grandiosa e gloriosa, ma nonostante gli accordi a piena orchestra e gli arpeggi che il pianista deve sgranare fin dalle prime battute, la visione interpretativa di Lupo è questa: «Non ne va accentuata eccessivamente la monumentalità; se c’è un elemento che si impone è l’energia che sprigiona questo capolavoro, un’energia a cui Beethoven tende quando scrive i passaggi più virtuosistici». Per il musicista barese, consacrato a livello internazionale grazie al più selettivo concorso pianistico del mondo, il texano Van Cliburn, «il mi bemolle maggiore in cui è scritto l’Imperatore, lo stesso della sinfonia Eroica, colora il concerto di una tinta vittoriosa, echeggia gli ideali di fratellanza in cui il compositore credeva e rinvigorisce l’opera di un senso di gioia semplice e potente allo stesso tempo». E se il meraviglioso movimento centrale evoca un cielo stellato, dove l’inzio sembra una preghiera, il Finale è scandito da un ritmo danzante, popolare, irrefrenabile e sempre più gioioso.