Grande Germani: buona la prima Varese finisce ko
Per 29 lunghi minuti tutto sembrava andare storto alla Germani in gara-1 contro Varese. Poi la squadra di Diana si è risvegliata e ha dato vita ad una rimonta che ha concesso poco agli avversari. Insomma: buona la prima.
Dopo 32 anni di assenza, la Leonessa torna ai playoff con un ruggito d’orgoglio che le consente di rimontare da -12 anestetizzando alla distanza l’intensità di Varese in Gara 1. Brescia (priva di Hunt per turnover) approccia il match in maniera letargica, forse condizionata dal clima ovattato del palazzetto di Verona dove si gioca per l’indisponibilità del PalaGeorge. La difesa orchestrata da Caja azzera l’ossigeno e il risultato è un eccessivo ricorso alle triple. La spallata iniziale degli ospiti viene firmata dal gregario Tambone ma dopo la prima pausa (13-20) l’Openjobmetis spegne per un attimo l’interruttore. Sul palcoscenico sale Moss che sgretola le certezze dei biancorossi (autori di 6 palle perse nei primi 4’ del secondo quarto) e determina l’aggancio a quota 23. L’illusione di prendere subito le redini si rivela effimera per la Germani che soffre terribilmente l’aggressività degli avversari e sbaglia 15 delle prime 16 conclusioni dall’arco. Sul fronte opposto s’infiammano Okoye e Avramovic (34 punti in due alla fine), propulsori dell’accelerazione che garantisce 9 punti di margine dopo 20’ di gioco (3140). Dopo la pausa lunga Landry illumina il parquet segnando 10 punti in un amen e quando commette il 4° fallo, ci pensa il binomio Sacchetti-Cotton a determinare il sorpasso (55-52 al 30’). Dopo l’intervallo lungo Varese colleziona 22 errori al tiro su 25 tentativi e lascia scappare la squadra di Diana raggranellando la miseria di 12 punti nei primi 16’ della ripresa. È la forza del collettivo ad emergere prepotentemente con lo scorrere dei minuti e a consentire a Brescia di gestire il tramonto della contesa senza sbandamenti. Landry certifica la sua gara da mvp (21 punti) mettendo gli ultimi autografi sul successo 68-61. Domani sarà già tempo di gara 2, questa volta a Montichiari, ma al PalaOlimpia la Germani ha affisso sulla bacheca dei playoff un manifesto di grande durezza mentale.