Una barca per la vita Itaca torna in acqua
La barca è pronta a salpare dal piazzale dell’ospedale Civile di Brescia verso Itaca, verso porti sicuri, con un carico di speranza e solidarietà. A mantenere la rotta ci pensa l’Ail di Brescia che per il dodicesimo anno consecutivo chiamerà a veleggiare, tra laghi e mari, malati di leucemie ed equipe mediche. «La vela fa bene, unisce le emozioni della navigazione a una vita sana». È il presupposto del progetto di cui il presidente Ail, Beppe Navoni, è ideatore e anima. Da sabato, 16 uscite in barca, tra i laghi d’Iseo, Garda, Como e Lugano con l’obiettivo di fare terapia al di fuori di ambulatori e corsie, puntando a una riabilitazione psicologica che porti a un miglioramento della qualità della vita. «Non sempre si riesce a guarire – spiega Silvia Copeta, psicologa del progetto – ma dobbiamo far sì che la malattia non diventi il centro della vita, a prescindere dai limiti che la malattia stessa pone». L’unione di forze spingerebbe una nave da crociera, partendo dal l’appoggio del direttore generale dell’ospedale Civile, Ezio Belleri, fino al coinvolgimento delle sezioni Ail di Verona, Lecco e Bergamo, l’Associazione nati per vivere e la neonata Associazione Oncologica Bresciana (di cui riferiamo a fianco). Fondamentale, poi, il supporto tecnico generosamente offerto da Fraglia Vela di Desenzano e Circolo Vela Gargnano e Ans e dei soci. «L’entusiasmo aiuta a vivere meglio la malattia e a migliorarne l’esito» ha evidenziato il professor Alfredo Berruti, responsabile dell’Oncologia del Civile, che ogni anno prende in carico 1.400 nuovi pazienti. Protagonisti saranno centinaia di malati seguiti dal Civile di Brescia e dagli ospedali di Bergamo, Trento, Verona e Lugano. «La bontà del progetto sta nel fatto che l’equipaggio diventa la proiezione di un gruppo più bello di quello che solitamente sta in reparto» ha sottolineato Giuseppe Rossi, responsabile dell’Ematologia. Testimonial è il velista gardesano non ancora diciottenne Guido Gallinaro, pluri campione internazionale. Un progetto lanciato anche a livello nazionale, modello da seguire per le altre sezioni Ail e che, con il patrocinio del Presidente della Repubblica, sarà protagonista anche della traversata che dal 4 giugno porterà il sogno di Itaca da Trieste a Taranto, città simbolo delle malattie oncologiche. (l.g,)