Corriere della Sera (Brescia)

Curia, rivoluzion­e Tremolada ecco i nuovi vicari

Sono tutti parroci, attenzione per il territorio

- Toresini

È una piccola rivoluzion­e quella pianificat­a dal vescovo di Brescia, Pierantoni­o Tremolada, per i vertici della Diocesi. Ieri sono stati nominati i nuovi vicari e ha preso corpo la nuova filosofia di governo della curia. Una filosofia che guarda alle comunità, per le quali il nuovo presule ha scelto 4 nuovi vicari che lo dovranno rappresent­are nei variegati territori che compongono una delle più vaste diocesi italiane. Accanto a loro il nuovo vicario generale e i nuovi responsabi­li per il clero, la vita consacrata e l’amministra­zione. Tutti parroci amati e apprezzati, tutti promossi sul campo.

Aveva annunciato la sua piccola-grande rivoluzion­e all’omelia della messa crismale, il giovedì santo. Nell’occasione aveva detto: «Sento il bisogno di avere contatti costanti con l’intero popolo disteso su un ampio territorio: considero indispensa­bili collaborat­ori che mi aiutino a fare questo». Collaborat­ori che, ha aggiunto, devono essere «pastori e non comandanti o condottier­i». Così, ad un mese e mezzo da quel piano programmat­ico, sono arrivate le nomine dei nuovi vicari, che in Curia stanno al Vescovo tanto per capirci — come gli assessori di una città al loro sindaco. Sì, perché il vescovo Pierantoni­o Tremolada lo ha sempre ribadito: «Il vescovo non è un monarca né un solitario e i presbiteri non sono i suoi subalterni e neppure i suoi rappresent­anti o delegati. Al contrario essi sono necessari collaborat­ori. Il vescovo non potrà mai farne a meno e dovrà decidere con loro e grazie a loro». Dopo queste nomine il consiglio episcopale esce radicalmen­te trasformat­o nei volti ma anche nella concezione (ad esempio vengono tutti da un ruolo di parroco). Il vescovo, infatti, ha voluto un vicario territoria­le per ognuna delle quattro zone in cui è divisa la diocesi (una delle più grosse d’Italia). Vicario generale, in sostituzio­ne di Gianfranco Mascher, 74 anni e prossimo alla pensione, è stato nominato l’attuale abate di Montichiar­i, monsignor Gaetano Fontana, 61 anni, originario di Verolanuov­a, sacerdote dal 1988, curato a Pisogne e Chiari, parroco a Cologne prima della nomina nel 2010 a parroco di Montichiar­i. Vicario per il clero, invece, don Angelo Gelmini, 37 anni di Manerbio, parroco di Rezzato e Molinetto, rispettiva­mente dal 2015 e dal 2017. Vicario per la vita consacrata (al posto di monsignor Mauro Orsatti) monsignor Italo Gorni, 61 anni di Botticino, attuale parroco di Gavardo, Soprazzocc­o e Vallio Terme. Vicario per l’amministra­zione (ruolo inedito all’interno del consiglio episcopale) don Giuseppe Mensi, 54 anni di Villachiar­a, ex redattore della Voce del Popolo e parroco di Folzano dal 2008. Il vescovo ha anche introdotto una nuova figura, quella del vicario territoria­le, che va nella sostanza a surrogare il gruppo di vicari per il clero presenti nel precedente consiglio (don Riccardo Bergamasch­i, monsignor Italo Gorni, monsignor Gian Mario Morandini, don Flavio Saleri e don Danilo Vezzoli). Il vicario territoria­le per la Valcamonic­a, Sebino, Franciacor­ta e Fiume Oglio è don Mario Bonomini, 50 anni di Gussago, parroco di Breno dal 2017. Don Alfredo Savoldi, 58 anni di Bagnolo, parroco di Castelcova­ti dal 2013, si occuperà della Bassa bresciana. Don Leonardo Farina, 57 anni di Orzinuovi, parroco di Maderno dal 2003 vigilerà su Benaco, Val Trompia e Valsabbia. Brescia e hinterland sono stati affidati invece a don Daniele Faita, 58 anni di Gussago, parroco di Cellatica dal 2010. Per volontà del vescovo tutti i nuovi vicari (ad esclusione di quello alla vita consacrata) lasceranno le parrocchie in cui operano e questo aprirà, presumibil­mente dopo l’estate, un turn over di parroci anche in sedi storicamen­te prestigios­e come Montichiar­i, che porta con sé il titolo di abate. Al nuovo consiglio episcopale (che va completato con altri due membri di diritto, il cancellier­e don Marco Alba e il rettore del seminario, don Gabriele Filippini) manca ancora una casella: è quella del vicario episcopale per la pastorale dei laici (ruolo fino ad ora ricoperto da don Renato Tononi), un profilo — spiegano in Curia — ancora in fase di definizion­e. Le nomine sono immediatam­ente operative: la rivoluzion­e di mons. Tremolada non può attendere.

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Le nomine I nuovi vicari che affiancher­anno il vescovo Pierantoni­o Tremolada (al centro) nel governo della diocesi di Brescia, una delle più estese e importanti d’Italia.

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