Guerini: «La tripletta sarebbe un sogno»
Piazza Arnaldo e i prati della salita al Castello come la tribuna dell’autodromo di Monza. La partenza della Mille Miglia colora la città e raduna curiosi e appassionati che parlano tutte le lingue del mondo. Tavolini dei locali presi d’assalto e chi non ha trovato posto si è attrezzato con seggiolini portatili o si è seduto sull’erba. Sguardo all’insù per il passaggio delle frecce tricolori su viale Rebuffone e poi via occhi solo per le auto. Tra gli equipaggi in attesa del via, tra i più attesi c’è quello a bordo della numero 39, l’Alfa Romeo 6C 1750 Super sport Zagato, composto da Andrea Vesco e Andrea Guerini, vincitori delle ultime due edizioni. Sono gli uomini da battere. «Due anni fa, dopo le prove di Sirmione, avevamo la lingua felpata per l’ansia, avevamo anche un coefficiente alto. L’anno successivo eravamo più tranquilli. Quest’anno siamo assolutamente sereni – spiega Guerini – cercheremo di fare la nostra gara che è la gara di casa e quindi ci dà una carica in più». Nessun patema per inseguire il «non c’è due senza tre», ma non viene meno il pensiero della terza vittoria consecutiva (che sarebbe un altro bel fiore da apporre all’occhiello per l’equipaggio valtriumplino). E così si guarda con attenzione agli avversari. «Moceri, Patron, e Tonconogy». Il più temuto? «Sono tutti grandi piloti, ma, forse, Juan (Tonconogy) è quello che ha più capacità di gestire la testa perché qui, se si perde la testa, si perde la gara». La difficoltà maggiore viene dalla poca confidenza con l’auto. «Questa è una gran macchina, ma ce l’abbiamo da 10 giorni. Comunque non ci spaventiamo». Lo spirito è battagliero e il sostegno del pubblico «amico» diventa uno stimolo in più. «Bisogna ringraziare Ac Brescia e 1000 Miglia srl per l’organizzazione, perché negli ultimi anni si è alzata sempre più l’asticella della qualità e il mio pensiero va a Roberto Gaburri che ha dato inizio a tutto questo».