«Avversi al regime» La via comunista verso la democrazia
Appare in questi giorni nelle librerie la seconda edizione del libro di Paolo Corsini-Gianfranco Porta «Avversi al regime. Una famiglia comunista negli anni del fascismo» (Editori Riuniti, che sarà presentato domani alle 17,45 alla libreria Rinascita con Carlo Smuraglia e Paolo Ciofi), con una nuova Avvertenza degli autori e la Prefazione di Carlo Smuraglia. È la storia dell’operaio Luigi Abbiati e della sua compagna Antonia Oscar, dall’adesione al partito comunista alla lotta al fascismo, passando attraverso le condanne al confino e la scelta partigiana, che porterà al massacro di Luigi Abbiati nel 1944 da parte nazifascista e all’incarceramento della sua compagna a Canton Mombello. Antonia Oscar, dopo la Liberazione, sarà vicesindaco a Brescia, e la loro figlia Dolores verrà più volte eletta deputata del Pci. Uno scavo storiografico, archivistico e memorialistico che da un lato mostra in quella generazione di giovani comunisti la valenza esistenziale della scelta antifascista; dall’altro evidenzia come l’ideologia comunista abbia rappresentato per moltitudini di persone la via per il raggiungimento della maggiore età politica: un emanciparsi da sudditanze di classe, per affermare il valore dell’impegno politico e sociale. Come se il comunismo fosse stato una delle vie attraverso le quali si è potuto conquistare, talvolta tragicamente, la libertà della democrazia. Un libro doppiamente utile. Come esempio di storia biografica, ed esemplificazione della dialettica del comunismo in Italia: l’opzione comunista è stata anzitutto un disciplinamento morale e intellettuale delle classi subalterne. Certe pagine antropologiche di Gramsci, filtrate dagli studi di Norbert Elias, sono in tal senso illuminanti. Una dialettica che costringe a leggere in modo non manicheo la storia del Novecento italiano e della guerra ideologica che lo ha contrassegnato: il comunismo, contro la sua stessa autointerpretazione, è stato un cammino verso le libertà liberali che la maggioranza della stessa borghesia aveva abiurato a favore di un regime totalitario. Una dialettica che ha attraversato le vite e le scelte etiche di molte generazioni.