Corriere della Sera (Brescia)

Gli stili Abbagnato in una «Soirée»

- Valeria Crippa

Come petali screziati di un fiore, i brani del repertorio di una stella di oggi si aprono a poetiche e stili diversi. Il corredo che porta in dote, questa sera a Lugano, Eleonora Abbagnato, étoile a Parigi e direttrice all’Opera di Roma, è un esempio di varietà presentato con i colleghi dell’Opéra (François Alu, Léonore Baulac, Audric Bezard, Laura Hecquet, Hugo Marchand, Benjamin Pech) e i danzatori della compagnia capitolina (Giorgia Calenda, Giacomo Castellana, Giovanni Castelli, Marco Marangio, Federica Maine, Antonello Mastrangel­o, Massimilia­no Rizzo). La sua «Soirée Contempora­ine», al Lac per Luganoinsc­ena (p.zza Luini 6, ore 20.30, chf 100), passa in rassegna i maestri francesi dal ‘900 a oggi, ma non solo. L’eterna Rive Gauche di Roland Petit è rappresent­ata dal lirismo di «Rose Malade» e dal brio di «Cheek to Cheek»: Abbagnato li interpreta in coppia con Castellana e Marangio, ritagliand­o per sé «Le Parc» di Angelin Preljocaj; dell’autore franco-albanese viene proposta pure l’intensa «Annonciati­on». In bilico tra Francia e Usa, ecco due pas de deux targati Benjamin Millepied, «Closer» e «Amoveo», che si incastrano con «In the Middle Somewhat Elevated» di Forsythe, «L’Anatomy de la Sensation» di McGregor e l’ironico «Le Bourgeois» di Van Cauwenberg­h sulla chanson di Jacques Brel.

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Étoile Eleonora Abbagnato in scena

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