Corriere della Sera (Brescia)

Tormentone Caracciolo: se ne va? Ma già 550 gli chiedono di restare

- Luca Bertelli

Quello di oggi alle ore 15 al San Filippo potrebbe essere l’ultimo allenament­o di sempre del Brescia in via Bazoli, prima del definitivo trasloco della prossima stagione a Torbole, Tar permettend­o. Ma il «rompete le righe» odierno potrebbe diventare anche l’ultima istantanea della lunga storia d’amore tra Andrea Caracciolo e le rondinelle, durata 13 stagioni e mezza, tutte concluse in doppia cifra tranne la prima da ventenne imberbe nel 2001-02 cui va aggiunto lo spezzone da febbraio a giugno del 2008 in cui segnò 8 reti in 17 incontri dopo aver deciso di ritornare a casa in Serie B rinunciand­o ai soldi messi sul piatto dai Glasgow Rangers.

La prima scelta di cuore. In seguito arrivò il no alla Dinamo Kiev che fece infuriare Gino Corioni. E in Italia, in nessun posto, l’Airone si è sentito a Brescia. Per questo motivo, affermare con certezza quale sarà il suo futuro ora è impossibil­e. L’analisi fredda della situazione farebbe propendere per la separazion­e. Massimo Cellino vuole una squadra giovane: preferireb­be voltare pagina e iniziare la sua prima stagione da proprietar­io, senza virate da apportare in corsa, con un progetto tutto nuovo. Le idee in attacco sono chiare: Torregross­a sarà il centravant­i, cui verrà affiancata una seconda punta funzionale al suo gioco ma capace di andare in doppia cifra. Un modello di giocatore alla Donnarumma, alla Puscas, alla Sau o alla La Mantia, nomi sul taccuino. Caracciolo potrebbe comunque rimanere partendo dalle retrovie, pronto a guadagnars­i sul campo la titolarità che una fetta di Serie B oggi sarebbe pronta ad offrirgli con un contratto biennale, in stile Buffon al Psg, tale da fargli concludere la carriera con una giusta gratificaz­ione economica. Marroccu vedrà presto l’Airone e non è detto che non si possa trovare un accordo a metà strada. Per Caracciolo, che non vuole sentirsi un peso, non è una questione di soldi e nemmeno per il Brescia: arriverà l’intesa per un’altra stagione solo se le parti in causa capiranno di essere ancora vitali l’una per l’altra. I tifosi, intanto, sanno da che parte stare. La petizione online per trattenere il capitano a Brescia, in un paio di giorni, ha già raccolto 550 firme. Non basteranno, ma Cellino non è sordo alle esigenze della piazza. II cambio di rotta è ancora possibile, a patto di volerlo. Altrimenti, sarà giusto dirsi addio.

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Caracciolo Una storia d’amore lunga tredici stagioni e mezza

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