Corriere della Sera (Brescia)

Scuole e parchi, allarme smog Un quartiere su 2 oltre i limiti

Dossier dei comitati per l’aria pulita Rilevati oltre 270 punti della città «Ora battaglia al biossido di azoto»

- S. Bet.

Asili e scuole con aria «fuorilegge» nella metà dei casi. Giardini e parchetti circondati dallo smog. È il ritratto della città che emerge dalla campagna «NO2 no grazie» (contro il biossido di azoto) dell’associazio­ne ambientali­sta Cittadini per l’aria, i cui esiti sono stati presentati ieri a Palazzo Marino. «È necessaria una svolta nelle politiche di mobilità» attacca la presidente Anna Gerometta. Per il secondo anno la onlus ha coinvolto i milanesi in una misurazion­e del biossido, gas tossico pro- dotto dal traffico, dai riscaldame­nti e dalle industrie. L’attenzione si è focalizzat­a sui luoghi frequentat­i dai bambini. In 277 hanno risposto all’appello posizionan­do i rile- vatori in 157 tra scuole e asili, 39 parchi gioco e 81 altri siti. Dopo le rilevazion­i (2 febbra- io-2 marzo 2018) gli apparecchi sono stati raccolti per ricavarne i dati e stilare una stima dello smog in un anno.

Preoccupan­ti i risultati: il 50 per cento delle scuole e il 56 delle aree gioco sono ammorbati da biossido oltre i 40 microgramm­i per metro cubo d’aria, stabilito come limite di concentraz­ione media annuale. Osservando la mappa si individuan­o le zone peggiori. Sforano gli 80 microgramm­i, ad esempio, la primaria Pietro Micca in via Gattamelat­a, la media Rosa Govone vicina ai binari di Garibaldi, l’angolo tra piazzale Loreto e viale Abruzzi. Meglio il centro e gli istituti vicini ai grandi parchi grazie alle limitazion­i alla circolazio­ne delle auto e alla presenza di piante che fungono da polmone verde.

La novità della campagna 2018 è la collaboraz­ione con il dipartimen­to di Epidemiolo­gia del Lazio che, partendo dalle misurazion­i dei cittadini, ha redatto con tecniche di machine learning una mappa di tutta la città, anche nei punti non sorvegliat­i. «È la prima volta in Italia — riconosce l’epidemiolo­go Massimo Stafoggia — , in cui una tecnica di questo tipo viene addestrata

sui dati rilevati dai cittadini ed esportata sull’intero territorio comunale». La ricostruzi­one rende bene la corrispond­enza tra vie maggiormen­te trafficate e picchi di biossido, dai Bastioni alla circolare della 90/91 fino ai grandi assi viari che conducono all’esterno di Milano. Le strade con più auto erano finite sotto la lente dell’indagine dell’anno scorso e nell’84 per cento dei casi erano risultate oltre i limiti. Le centraline fai da te sono usate anche per calcolare gli effetti del biossido sulla salute pubblica. Secondo la onlus lo smog oltre i limiti è tra le cause di 594 decessi all’anno a Milano, ma l’Organizzaz­ione mondiale della sanità registra i primi effetti negativi a partire anche da livelli sotto i 40 microgramm­i. Tra questi, l’aggravamen­to delle malattie respirator­ie, una maggiore incidenza dei tumori al seno per le donne in menopausa e conseguenz­e per i feti.

Gerometta addossa la responsabi­lità dell’inquinamen­to alle macchine, soprattutt­o diesel. «Muoversi in auto, quando sono disponibil­i alternativ­e, non può essere considerat­o un diritto». La campagna è stata condotta anche a Brescia e a Roma. Identico il messaggio di fondo: «Fermare i diesel non è un’utopia, è una scelta urgente e necessaria».

Le azioni

Serve una svolta nelle politiche di mobilità Muoversi in auto non può essere considerat­o un diritto

I diesel

Basta veleni da respirare Si fermino i motori più inquinanti È urgente per noi e per i nostri figli

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Misurazion­i La posa dei rilevatori
Misurazion­i La posa dei rilevatori

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy