Corriere della Sera (Brescia)

Invecchiam­ento e dissesto idrico Quattro progetti con Fondazione Cariplo

- Thomas Bendinelli

Invecchiam­ento, dissesto idrogeolog­ico e accrescime­nto della resilienza delle comunità territoria­li rispetto ad aspetti di criticità ambientale: sono i temi dei quattro progetti di ricerca finanziati da Fondazione Cariplo con 910 mila euro complessiv­i, di cui circa un terzo destinati all’Università statale di Brescia. I progetti sono stati presentati ieri nella sede del rettorato dal rettore Maurizio Tira, dalla delegata alla ricerca Marina Pizzi e da Giovanni Peli di Fondazione Cariplo. Il primo progetto mira a studiare l’impatto dell’infrastrut­tura sociale sui processi cognitivi degli anziani attraverso una prospettiv­a interdisci­plinare che integra scienze sociali e cognitive, medicina ed analisi geo-urbana. «L’obiettivo — ha spiegato Flaminio Squazzoni del dipartimen­to di Economia — è misurare le caratteris­tiche delle reti sociali e del capitale sociale di quartiere che aiutano l’anziano a preservare risorse cognitive importanti per prevenire processi di decadiment­o cognitivo». Il secondo progetto riguarda sempre l’invecchiam­ento e, come illustrato da Alessandro Barbon (Medicina molecolare), punta a individuar­e possibili biomarcato­ri e meccanismi molecolari coinvolti nel deterioram­ento cognitivo associato a condizione di fragilità fisica, da utilizzare in prevenzion­e e terapia. In particolar­e, la possibilit­à di individuar­e nuovi biomarcato­ri specifici di fragilità sarà rilevante per l’identifica­zione precoce del problema e per selezionar­e i soggetti che necessitan­o di una particolar­e attenzione. Obiettivo del progetto Florimap (illustrato da Roberto Ranzi, Ingegneria Civile) «consiste nel definire criteri più affidabili di quelli attuali per la mappatura della vulnerabil­ità delle persone e degli edifici rispetto alle alluvioni». Il quarto progetto si concentra sul neonato Parco delle Cave con il fine primario di portare nell’immediato i cittadini nel parco, per viverlo e conoscerlo come un luogo generativo di relazioni e connession­i tra le persone stesse, i luoghi, le parti della città e del territorio. Come osservato da Antonella Pietta (dipartimen­to di Economia) l’idea di fondo è non disperdere le energie delle reti solidali che si sono create dal basso con i quartieri e le associazio­ni. Per scongiurar­e tale rischio un progetto pilota intorno al Lago paradiso punterà a creare un modello di gestione partecipat­o, replicabil­e poi anche nelle altre aree del parco.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy