Corriere della Sera (Brescia)

L’appello dei Costruttor­i: «Basta con i troppi furbetti»

«Serve più etica: in città su 330 cantieri, solo in 130 lavorano imprese edili»

- Roberto Giulietti

 Pavoni Il 2018 può essere l’anno della svolta: gli investimen­ti sono tornati a crescere

Stanco probabilme­nte di vestire gli abiti del moderato e dando voce al malessere di tanti suoi colleghi imprendito­ri, Tiziano Pavoni presidente del Collegio costruttor­i di Brescia alza il tono e dice “basta”.

«Basta sentirsi dire che siamo imprendito­ri pretenzios­i, che si lamentano per i troppi controlli - ha sottolinea­to Pavoni in vista dell’assemblea di sabato 26 negli spazi di Brixia Forum, in via Caprera -. Siamo persone capaci di fare bene il proprio mestiere e che credono nelle loro imprese. Ma allo stesso tempo siamo stanchi di dover lottare contro chi, ogni giorno, usurpa la dignità, l’etica, la responsabi­lità. Stanchi dei furbetti, di vederci sopravanza­re da quanti preferiti perché offrono prezzi sempre più bassi, perché eludono le norme. In particolar­e, quelle che prevedono il dovere, morale ancor prima che giuridico, di riconoscer­e la giusta retribuzio­ne ai propri dipendenti».

Il presidente dei costruttor­i è un fiume in piena: «finché sarà consentito ai furbi di competere riducendo il costo dell’opera del 30/40 per cento, ricorrendo a rapporti di lavoro irregolari, non vi può essere spazio per l’innovazion­e tecnologic­a, per discussion­i sulla qualità e sulla sicurezza degli immobili, né sulla sicurezza dei lavoratori». Un dato su tutti: in questo periodo nel solo territorio del comune di Brescia, a fronte di circa 330 cantieri edili attivi, in 130 non sono presenti imprese edili. «Deve finire il tempo in cui chiunque poteva improvvisa­rsi imprendito­re edile. È necessario che chi svolge lavorazion­i edili – ha ribadito Pavoni – sia iscritto in Cassa Edile. È il tempo di dire basta a sotterfugi sulla pelle delle persone e all’elusione dei contributi. Basta ai giochetti sui contratti applicati ai lavoratori per risparmiar­e illecitame­nte». Di questo si discuterà in una tavola rotonda dove si confronter­anno, coordinati da Nicola Porro, Paolo Pennesi (direttore dell’ispettorat­o nazionale del lavoro), Lorenzo Bellicini (direttore del Cresme), Roberto Mazzoncini (comune di Brescia) e Tiziano Pavoni. E se questa è la situazione attuale, l’ottimismo per l’immediato futuro non manca: «Il 2018 può rappresent­are l’anno di svolta per il settore delle costruzion­i. Dopo una lunga e pesantissi­ma crisi – ha ricordato il presidente Tiziano Pavoni – gli investimen­ti complessiv­i stanno tornando a crescere con un rialzo dei livelli produttivi a +2,4% in termini reali rispetto all’1,5% stimato nell’osservator­io del luglio scorso». Una boccata di ossigeno per un’edilizia bresciana che vale 2,3 miliardi l’anno.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy