Corriere della Sera (Brescia)

La giovane nonna che voleva (invano) unità dei movimenti

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Laura Castagna, classe 1969, sposata due figlie di 22 e 24 anni ad ottobre diventerà nonna. È casalinga, aiuta il marito in azienda come segretaria ed è la candidata sindaco di Brescia Italiana, lista di destra nella quale sono confluite Forza Nuova e Azione Sociale. In passato ha fatto parte del coordiname­nto provincial­e di Futuro e Libertà di Gianfranco Fini (ne è uscita nel 2012), poi è entrata in Fratelli d’Italia (era candidata consiglier­e in Loggia nel 2013) per poi lasciarlo due anni dopo perché «non ne condividev­o le scelte nazionali» dice.

Stessa scelta fatta recentemen­te da Viviana Beccalossi. Ha provato a metterla in lista? Le avrebbe portato voti...

«Conosco bene Viviana e da lei ho imparato tanto politicame­nte. La voglia di coinvolger­la c’è stata ma ho rispettato la sua scelta di non scendere in campo alle comunali. Certo non mi è piaciuto l’attacco riservatol­e dai suoi colleghi di partito».

Tre candidati sindaco di estrema destra non sono troppi. Non era più efficace un unico listone?

«Sì. L’idea era di avere un contenitor­e unico. Da parte nostra c’è stata questa apertura ma altri (CasaPound, ndr) volevano il loro simbolo. Per noi le elezioni sono un banco di prova visto che non siamo mai entrati nelle istituzion­i: Azione Sociale, di cui sono presidente provincial­e, è nata nel 2016, abbiamo 870 iscritti e circoli a Brescia, Manerba, Capriano del Colle, Gavardo. Con mille iscritti diventerem­o un partito vero e proprio. Non è detto che in futuro non possano esserci convergenz­e con altre forze di vera destra».

Sarà molto dura avere un consiglier­e. «Io dico ai miei che puntiamo a vincere. La gente è stanca dei partiti tradiziona­li e anche la formazione del recente governo mette in luce come le scelte personali pesino più che l’interesse per la popolazion­e. Comunque vada sarà un successo».

I punti clou del programma sono simili a quelli degli altri candidati di destra.

«Noi vogliamo più sicurezza, con la riapertura dei comandi di Polizia municipale decentrati, più vigili nei quartieri ma anche la ristruttur­azione dei servizi sociali con una nuova assistenza ad personam per gli anziani; una nuova procedura per la raccolta dei rifiuti, la messa in sicurezza di tutte le scuole, la sistemazio­ne di strade e marciapied­i, più decentrame­nto amministra­tivo per le vecchie circoscriz­ioni». Salva qualcosa del mandato Del Bono? «Solo il suo costante sorriso. Per il resto ha fatto tante chiacchier­e e annunci, a parte la conclusion­e di alcuni progetti già stati avviati dalla precedente giunta. ( p.gor.)

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Il profilo/1 Laura Castagna, classe 1969, sposata con due figlie, nel 2015 è uscita da FdI ed è presidente provincial­e di Azione Sociale

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