Lista provocatoria del super avvocato: io guardo al futuro
L’avvocato Leonardo Peli (marzo 1953), sposato con due figli (uno notaio a Chiari e l’altro, laureato in giurisprudenza, si occupa di compravendita di immobili) confessa un amore viscerale per la sua cagnolina Maya, una Bulldog francese. Il candidato sindaco di Pro Brixia-Il Bigio è un uomo simbolo della destra bresciana: ultimo segretario provinciale dell’ Msi, tra i fondatori di An (di cui è stato vicesegretario provinciale) è stato anche vicepretore a Gardone Valtrompia, viceprocuratore della Repubblica e consigliere provinciale.
La verità, la sua lista è una provocazione. «L’idea è venuta al mio presidente, Giovanni Motto. Certo che è provocatoria, ma nulla di nostalgico. Partiamo dal fatto che per noi è assurdo impedire il ritorno in piazza di una statua degli anni Trenta. È stata fatta in ricordo dei caduti della prima guerra mondiale, pensando all’era della nuova Italia. Un messaggio simbolico da mutuare: guardiamo al futuro della città, mettendo da parte sciocche divisioni. Ma io personalmente non ho nostalgia del Ventennio, mi sentirei ridicolo oggi ad indossare la camicia nera».
Perché non lo avete fatto unendovi alle altre liste di destra?
«Quelle rispondono a partiti che hanno dimensione nazionale. Inoltre se buona parte dei nostri candidati ha simpatie di destra, noi ci consideriamo oltre la destra e la sinistra. Abbiamo trovato anche una disponibilità enorme da parte dei cittadini: seicento firme a sostegno della nostra lista in meno di un mese».
Voi avete quattro stranieri in lista. Perché?
«Sono nuovi italiani, simbolo di integrazione. Noi non siamo contro l’immigrazione a priori, siamo per il rimpatrio degli stranieri che delinquono e dei clandestini».
Cosa salva del mandato di Del Bono e cosa boccia?
«Salvo la risistemazione della Pinacoteca e la creazione del Parco Cave, il quale necessita di miglioramenti. Boccio la mancata attenzione alla sicurezza, la tolleranza alle violazioni amministrative, la scarsa manutenzione delle strade e dei marciapiedi, la mancanza di attenzione al decoro urbano». Ma secondo lei chi la voterà?
«I bresciani scontenti di come è stata amministrata Brescia ma anche elettori di centrodestra che a livello nazionale si sentono abbandonati dai loro partiti di riferimento». ( p.gor.)