Viaggio (alcolico) in Valcamonica con assaggi a chilometro zero
Preceduta da un ciclo di conferenze e degustazioni, con relatori che hanno parlato di vino, cerealicoltura, alimentazione montana nella preistoria, tradizioni locali… Si tiene a Esine da oggi a domenica, la seconda edizione di MaisenzaVino. Non servono precisazioni per individuare i due protagonisti della manifestazione, nata con lo scopo di valorizzare il mais locale e i suoi diversi utilizzi congiuntamente alla realtà vitivinicola camuna. Tra le novità di quest’anno la presenza della neonata associazione Mais nero spinoso, ma egualmente significativo il rafforzarsi della presenza di aziende vitivinicole esterne alla valle, segno inequivocabile della volontà di confronto con dimensioni che vadano oltre i suoi confini. Non mancheranno comunque, sparse tra la piazza principale e le vie del centro esinese, le realtà che più la caratterizzano come il consorzio Vini Igt Valcamonica e piccole ma interessanti aziende, a testimoniare una produzione storica che ora, se non nei termini quantitativi del passato, ha raggiunto livelli qualitativi degni di nota. Scorrendo tra le presenze, oltre ai punti dedicati alla degustazione della polenta da mais spinoso, è possibile incontrare prodotti a base di castagne, piccoli frutti e piante aromatiche, erbe officinali, biscotti con il latte d’asina, i cöpa fam, tipici fagioli camuni, zafferano coltivato in loco che un’azienda utilizza per rendere particolari miele, marmellata di pere e un liquore, per arrivare a formaggi, formaggelle e salumi… Menu tipici, mostre sugli attrezzi del lavoro agricolo e vinicolo, completeranno una rassegna di assoluto interesse.