Corriere della Sera (Brescia)

Record di «merende della salute»

- Leila Codecasa

La novità è arrivata nella scuola primaria di Sulbiate pochi giorni fa. Voluta dall’assessore all’istruzione, accolta dalla scuola: merenda della salute a metà mattina. Ovvero niente brioche, focaccine, snack vari portati da casa. Merenda uguale per tutti: un frutto o uno yogurt. Ma se Sulbiate è solo l’ultimo Comune, per ora, ad aver avviato il progetto, un’indagine elaborata pochi giorni fa dall’Ats Brianza dimostra che in provincia di Monza quattro Comuni su cinque hanno deciso di puntare sulla merenda della salute a scuola . Quarantaqu­attro amministra­zioni su 55, pari all’80%. E il direttore sanitario Silvano Lopez ne ha approfitta­to per ribadire che «l’educazione alimentare è un percorso che coinvolge l’intera comunità; una merenda meno calorica e con caratteris­tiche nutriziona­li più apprezzabi­li, ha un impatto positivo sullo stato di salute del bambino. L’attività che Ats Brianza sta portando avanti nella promozione della salute si dimostra una pratica vincente che coinvolge un sempre maggior numero di Comuni. Il fatto che un’altra scuola, Sulbiate, insieme all’amministra­zione comunale, abbia deciso di mostrare ai bambini quanto sia importante la salute a tavola è davvero importante». E Se Sulbiate è l’ultimo arrivato, Bellusco e’ stato il primo, quasi 25 anni fa: «Non so se era più semplice allora o oggi introdurre piccole buone pratiche che aiutano i ragazzi a crescere meglio — racconta il sindaco Roberto invernizzi —. Ormai è una prassi consolidat­a che non diminuisce il valore e la lungimiran­za di chi l’aveva introdotta. Certo, da quella prima iniziativa sono nati tanti momenti in collaboraz­ione con le scuole che hanno riguardato la salute dei ragazzi e che speriamo oggi facciano parte del loro bagaglio personale. Ed ora non dobbiamo aver paura di continuare a sperimenta­re, a mettere in discussion­e le nostre certezze».

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