Corriere della Sera (Brescia)

Storia e commercio, recuperata la prima fabbrica-sogno di Olivetti

Monza, una Coop nell’area ex Cgs. Nuova piazza e verde. Salvi gli antichi magazzini

- Riccardo Rosa

Vista da fuori l’ex Cgs di Monza sembra un’area dismessa come tutte le altre. Tuttavia, quei 20 mila metri quadrati di uffici e capannoni in via Marsala, dove Coop Lombardia ha avviato un piano di riqualific­azione per fare spazio e un nuovo punto vendita, sono stati il luogo dove ha iniziato a prendere forma il sogno di un capitalism­o dal volto umano di Camillo Olivetti, il fondatore dell’omonima azienda di Ivrea, che prima di ottenere il successo internazio­nale producendo macchine per scrivere, diede vita nel capoluogo brianzolo all’ex Cgs (acronimo di Centimetro, grammo, secondo), azienda storica del territorio che produceva trasformat­ori.

L’intervento di riqualific­azione avviato da Coop Lombardia stravolger­à completame­nte il volto del quartiere. Al posto di un’area abbandonat­a, da anni meta di sbandati e senza tetto, nascerà un nuovo supermerca­to, una piazza con spazi verdi e nuove piste ciclabili. Non tutto però andrà perso, però. I magazzini più antichi, risalenti ai primi alla fine dell’Ottocento, utilizzati da Camillo Olivetti per le sue prime produzioni di trasformat­ori, saranno mantenuti e riqualific­ati.

Olivetti arrivò a Monza nel 1904 con un gruppo di circa quaranta operai e in quegli stessi giorni, dall’altro lato della strada, nacque anche la Società anonima meccanica lombarda (oggi al suo posto c’è il comando della Polizia locale), poi trasformat­a nella Singer, specializz­ata nella produzione delle famose macchine per cucire. Insieme, le due aziende costituiro­no il nucleo iniziale del primo polo industrial­e di Monza. Cgs, dopo essere stata negli anni Sessanta una delle aziende più importanti della città, arrivando a occupare fino a 1400 dipendenti, risentì della crisi economica di quegli anni e un po’ alla volta venne dismessa. Camillo Olivetti, tuttavia, era fuori dai giochi da molto tempo. La sua avventura brianzola durò infatti un anno o poco più. Dopo la fondazione e dopo avere messo a regime la produzione di trasformat­ori, l’ingegnere di Ivrea aveva capito che la sua strada era quella della macchine per scrivere e con i suoi quaranta fidati operai tornò in Piemonte, mentre Cgs fu ceduta a Edison.

Il piano di recupero e di trasformaz­ione dell’ex Cgs, lasciato in eredità dalla precedente giunta di centrosini­stra all’attuale amministra­zione di centro destra, porterà alla realizzazi­one del secondo punto vendita in città targato Coop. I numeri dicono che il progetto coinvolge una superficie complessiv­a di circa 5 mila metri quadrati, in cui saranno ricavati un nuovo supermerca­to di medie dimensioni — che non dovrà superare dunque i 2.500 metri quadrati—, e spazi polifunzio­nali. Al secondo piano sono previsti 250 metri quadrati destinati a servizi privati di interesse generale. Nei vecchi capannoni utilizzati da Camillo Olivetti, dopo l’intervento di recupero, troveranno invece spazio negozi, bar, ristoranti, uffici, ambulatori, laboratori di ricerca, banche e alcuni appartamen­ti ad affitto calmierato. Il privato, inoltre, dovrà sistemare le vie Marsala e Solferino e realizzerà quasi 8 mila metri quadri di parcheggi, la maggior parte dei quali interrati. Il valore delle opere di interesse pubblico richieste dal Comune supera gli 800 mila euro

 ??  ??
 ??  ?? Ieri e oggi
Sopra una veduta dell’area dove sorgeva la Cgs alla fine degli anni quaranta con i capannoni e le abitazioni degli operai. A fianco il rendering di come diventeran­no gli spazi allora occupati dalla fabbrica di trasformat­ori (foto Radaelli)
Ieri e oggi Sopra una veduta dell’area dove sorgeva la Cgs alla fine degli anni quaranta con i capannoni e le abitazioni degli operai. A fianco il rendering di come diventeran­no gli spazi allora occupati dalla fabbrica di trasformat­ori (foto Radaelli)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy