Storia e commercio, recuperata la prima fabbrica-sogno di Olivetti
Monza, una Coop nell’area ex Cgs. Nuova piazza e verde. Salvi gli antichi magazzini
Vista da fuori l’ex Cgs di Monza sembra un’area dismessa come tutte le altre. Tuttavia, quei 20 mila metri quadrati di uffici e capannoni in via Marsala, dove Coop Lombardia ha avviato un piano di riqualificazione per fare spazio e un nuovo punto vendita, sono stati il luogo dove ha iniziato a prendere forma il sogno di un capitalismo dal volto umano di Camillo Olivetti, il fondatore dell’omonima azienda di Ivrea, che prima di ottenere il successo internazionale producendo macchine per scrivere, diede vita nel capoluogo brianzolo all’ex Cgs (acronimo di Centimetro, grammo, secondo), azienda storica del territorio che produceva trasformatori.
L’intervento di riqualificazione avviato da Coop Lombardia stravolgerà completamente il volto del quartiere. Al posto di un’area abbandonata, da anni meta di sbandati e senza tetto, nascerà un nuovo supermercato, una piazza con spazi verdi e nuove piste ciclabili. Non tutto però andrà perso, però. I magazzini più antichi, risalenti ai primi alla fine dell’Ottocento, utilizzati da Camillo Olivetti per le sue prime produzioni di trasformatori, saranno mantenuti e riqualificati.
Olivetti arrivò a Monza nel 1904 con un gruppo di circa quaranta operai e in quegli stessi giorni, dall’altro lato della strada, nacque anche la Società anonima meccanica lombarda (oggi al suo posto c’è il comando della Polizia locale), poi trasformata nella Singer, specializzata nella produzione delle famose macchine per cucire. Insieme, le due aziende costituirono il nucleo iniziale del primo polo industriale di Monza. Cgs, dopo essere stata negli anni Sessanta una delle aziende più importanti della città, arrivando a occupare fino a 1400 dipendenti, risentì della crisi economica di quegli anni e un po’ alla volta venne dismessa. Camillo Olivetti, tuttavia, era fuori dai giochi da molto tempo. La sua avventura brianzola durò infatti un anno o poco più. Dopo la fondazione e dopo avere messo a regime la produzione di trasformatori, l’ingegnere di Ivrea aveva capito che la sua strada era quella della macchine per scrivere e con i suoi quaranta fidati operai tornò in Piemonte, mentre Cgs fu ceduta a Edison.
Il piano di recupero e di trasformazione dell’ex Cgs, lasciato in eredità dalla precedente giunta di centrosinistra all’attuale amministrazione di centro destra, porterà alla realizzazione del secondo punto vendita in città targato Coop. I numeri dicono che il progetto coinvolge una superficie complessiva di circa 5 mila metri quadrati, in cui saranno ricavati un nuovo supermercato di medie dimensioni — che non dovrà superare dunque i 2.500 metri quadrati—, e spazi polifunzionali. Al secondo piano sono previsti 250 metri quadrati destinati a servizi privati di interesse generale. Nei vecchi capannoni utilizzati da Camillo Olivetti, dopo l’intervento di recupero, troveranno invece spazio negozi, bar, ristoranti, uffici, ambulatori, laboratori di ricerca, banche e alcuni appartamenti ad affitto calmierato. Il privato, inoltre, dovrà sistemare le vie Marsala e Solferino e realizzerà quasi 8 mila metri quadri di parcheggi, la maggior parte dei quali interrati. Il valore delle opere di interesse pubblico richieste dal Comune supera gli 800 mila euro