Strade invase dai tifosi per l’Amatori tricolore
Una festa così Lodi non l’aveva mai vissuta: l’Amatori campione d’Italia di hockey pista sul bus scoperto con la coppa della scudetto, due ali di folla ad applaudire lungo il percorso dalla stazione al duomo, cinquecento ultras ad aprire il corteo e altri mille ad attendere in piazza della Vittoria. Mercoledì sera la città in cui l’hockey è «sport nazionale» pareva una «rambla» di Barcellona dopo la conquista di una Champions. Almeno 1.500 i fans strettisi intorno agli eroi giallorossi, capaci di vincere sabato scorso il secondo scudetto consecutivo contro i rivali storici del Forte dei Marmi (5-3 ai supplementari in gara-3 in un Palacastellotti impazzito, con serie chiusa sul 3-0 per l’Amatori) e il terzo della propria storia. Una festa che Lodi aspettava da tanto, dopo che l’anno scorso prefettura e questura per motivi di ordine pubblico avevano negato i permessi al corteo in seguito agli incidenti di piazza San Carlo a Torino in occasione della finale di Champions . Mercoledì invece i tifosi giallorossi hanno potuto godersi finalmente il bagno di folla con i loro campioni cantando e saltando fino a tarda notte, mentre su un maxischermo scorrevano le immagini della gara decisiva. La squadra di Nuno Resende è giunta in piazza alle 21.30 a bordo di un bus scoperto attraverso piazza della stazione, viale Dante e corso Vittorio Emanuele II. «Una serata meravigliosa — esulta il presidente dell’Amatori Wasken Roberto Citterio, bandiera giallorossa negli anni Ottanta — che corona un ciclo di tre anni in cui siamo riusciti a disputare tre finali scudetto, a vincerne due, e a conquistare una Coppa Italia e una Supercoppa. Un miracolo sportivo? No, abbiamo preso una società in acque difficili e abbiamo ricostruito con pazienza, passo dopo passo». Per i giallorossi comunque la festa continua: premiazione bis oggi a Palazzo Broletto, dove squadra e dirigenti sono attesi dal sindaco per i ringraziamenti ufficiali della città.