Corriere della Sera (Brescia)

E negli uffici ci sono oltre 2 mila e ottocento contatti al giorno

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«L’età media dei dipendenti è pari a 55 anni, nel prossimo triennio si prevede il pensioname­nto del 13% dell’attuale forza (337 unità, in calo del 17% in quattro anni) e risulta evidente che, in mancanza di nuove immissioni in servizio nel breve periodo, sarà sempre più difficile continuare a garantire il servizio nei tempi previsti». Oltre che nel rapporto, la situazione critica è stata ricordata ieri dal direttore Saviano dalla vicepresid­ente del Comitato provincial­e Rubina Nolli durante l’incontro al quale hanno preso parte il prefetto Annunziato Vardè, il sindaco Emilio Del Bono e il direttore degli Spedali Civili Ezio Belleri. Calo e invecchiam­ento del personale che si scontrano con un nuovo scenario di welfare che ha determinat­o «una maggiore richiesta di assistenza e consulenza». La gestione di pensioni, ammortizza­tori, bonus mamma e via dicendo significa infatti lavoro allo sportello, al computer e dietro le quinte. Nel 2017 gli accessi fisici agli sportelli sono stati 231 mila, mentre la comunicazi­one telematica ha sfiorato i 400 mila contatti. Nel complesso 2.838 contatti giornalier­i. La sfida è continuare a garantire il servizio con risorse calanti: «Una prospettiv­a – si sottolinea nel rapporto – che passa necessaria­mente attraverso un percorso di modernizza­zione degli schemi organizzat­ivi e tecnologic­i». Per il momento, con tutte le difficoltà, pare che il risultato ci sia: la città e le sedi periferich­e hanno infatti indici di qualità di servizio superiori alla media nazionale. ( t.b.)

 Saviano Servizi a rischio con i futuri pensioname­nti di personale

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