Il Brescia presenta il Polo sportivo di Torbole
Diffuso il video del progetto. Nonostante le polemiche, probabile firma per il rogito il 4 giugno
Si chiamerà polo sportivo e non centro sportivo, ma la forma conta poco. Il primo grande gol di Massimo Cellino da presidente del Brescia, più decisivo della salvezza ottenuta venerdì scorso ad Ascoli, è ormai cosa fatta. Acquistati il 18 aprile scorso gli 85 mila metri quadrati dell’area comunale di Torbole Casaglia, il 4 giugno - data ipotetica, la firma potrebbe avvenire già la prossima settimana - verrà sottoscritto anche il rogito. Dopo i giorni della grande precauzione, resa necessaria dal ricorso al Tar presentato dal comitato «No Vendita Area 467», che aveva indotto il patron cagliaritano a bussare anche alla porta di Lonato, adesso sembra che il cielo sia tornato sereno. La società, sul proprio sito, ieri ha pubblicato un video con il rendering completo del progetto: «Dove voleranno le rondinelle», il titolo esplicito e, considerando la scaramanzia del padre padrone del club, il più pare fatto. Il polo sportivo, realizzato dall’ingegnere Fabio Vizzini e dallo studio degli architetti Gallucci e Terlizzi, sarà articolato come da «desiderata» presidenziali: comprenderà tre campi d’allenamento per le giovanili e due per la prima squadra, ognuno con un edificio apposito dove saranno ubicati gli spogliatoi e la palestra; oltre al bar-ristorante, che costituirà anche un punto di ritrovo per gli atleti al termine dell’allenamento, i dirigenti della prima squadra e del settore giovanile avranno anche un proprio ufficio per poter lavorare senza perdere di vista il lavoro sul campo. È un deciso passo in avanti verso un Brescia moderno e Cellino intende da domani, dopo il rientro in Italia, accelerare su altre questioni logistiche ritenute essenziali per dare linfa all’immagine e alla struttura del club.
Martedì pomeriggio inaugurerà lo store del club (un’altra novità positiva), dove i tifosi potranno acquistare il merchandising ufficiale; è stato collocato in via Solferino, a due passi dalla nuova sede. Il presidente, che si è rassegnato a non poter utilizzare il nuovo polo sportivo per il ritiro estivo (i tempi tecnici rimandano il taglio del nastro attorno a settembre), dovrà anche decidere la meta dei 10 giorni in altura. Quindi, andranno sciolti i due nodi più spinosi in vista della prossima annata. Andrà scelto l’allenatore, con Paolo Tramezzani in deciso vantaggio come anticipato su queste colonne. E dovrà essere fissato l’incontro con Andrea Caracciolo per decidere il suo futuro. Tre le ipotesi: rinnovo annuale da calciatore, contratto da dirigente oppure addio. Saranno giorni caldi.