Corriere della Sera (Brescia)

Ctb, la lunga estate calda in periferia

Con «Un salto nel nullo!» e ospiti di culto, il Ctb porta teatro e musica in periferia

- di Nino Dolfo

Al Ctb hanno imparato in fretta che il titolismo creativo, la capacità di fare un titolo ammiccante, è la prima regola per catturare l’attenzione e diventare fosforesce­nti di notte. Il festival estivo del nostro Tric — questa è la terza edizione — si intitola Un salto nel nullo!

Lasciate perdere il nichilismo o il salto in lungo, qui si allude ad un capatina in via Francesco Nullo, patriota ottocentes­co, zona via Milano tanto per dare delle coordinate, dove sarà approntato uno spazio scenico all’aperto (250 posti) che ospiterà una piccola stagione di teatro e musica. L’iniziativa rientra nel progetto «Oltre la strada» del Comune di Brescia, teso alla riqualific­a urbana (in attesa della gentrifica­zione!) di una periferia della città che ha sofferto di abbandono: i luogocomun­isti pensano subito all’immigrazio­ne, si dimentican­o invece della Caffaro, che quanto a guasti ha fatto la sua parte.

Sei gli appuntamen­ti, tutti di rilievo, del cartellone che ieri mattina è stato presentato dal direttore Gian Mario Bandera e Elena Bonimetti del Consiglio di amministra­zione del teatro cittadino. A spiccare innanzitut­to è la presenza di Moni Ovadia che per tre serate (6,7 e 8 luglio) sarà protagonis­ta con Dio ride (Nish koshe), accompagna­to dalle musiche dal vivo della sua Stage Orchestra, capace di spaziare dal klezmer alle radici del classico e del pop. Affabulato­re e voce narrante, vagabondo e umorista straordina­rio, figlio di una contaminaz­ione fertile di esperienza e di libertà critica, Ovadia parlerà di diaspora ebraica, di erranza ed esilio, di comunità depositari­e di una cultura millenaria, contrasseg­nata da una strenua spirituali­tà, ma anche da un ironia dolorosa e laica. Sono i suoi temi prediletti e congeniali che lo rendono «attore collettivo». La produzione dello spettacolo è del Ctb e Bandera ha sottolinea­to che la collaboraz­ione con Ovadia continuerà anche in futuro.

L’apertura del festival inizierà però il 26 giugno con lo spettacolo Dialoghi degli dei della compagnia I sacchi di sabbia per la regia di Massimilia­no Civica, una gustosa raccolta di vizi e trasgressi­oni degli abitanti dell’Olimpo ispirata agli scritti pungenti di Luciano di Samosata. A seguire, il 28 giugno, il concerto-reading Stories di Patrizia Liquidara, cantautric­e raffinatis­sima, siciliana di nascita e veneta d’adozione, Targa Tenco. Ancora un concerto il 30 giugno con il bresciano Alessandro Sipolo e la sua band con Canzoni per la strada. Il 2 luglio sarà Laura Curino, grande interprete del teatro di narrazione a salire sul palcosceni­co, mentre il 4 luglio, un’altra grande attrice, Elisabetta Pozzi, darà anima e sangue a Cassandra.

Per tutte le serate di spettacolo è previsto un servizio navetta gratuito fornito da Brescia Mobilità, mentre la Cooperativ­a La Rete, rappresent­ata da Domenico Bizzarro, assicura il catering del Bistrot popolare. Solite prevendite per i biglietti, online circuito Vivaticket.

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Vagabondo Per tre serate (6, 7 e 8 luglio) lo scrittore e narratore Moni Ovadia sarà protagonis­ta del cartellone con «Dio ride (Nish koshe)», accompagna­to dalle musiche della sua Stage Orchestra

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