Menapace lotte ambientali e Cinque stelle
Rappresentante di classe, membro del Comitato genitori scuola Deledda-Calvino, del Comitato ambiente Brescia sud, dell’osservatorio Acqua Bene Comune, di Basta Veleni: è il cursus honorum di Guido Menapace, 53 anni, imprenditore informatico e ora candidato consigliere in Loggia, con i 5 stelle. «In dodici anni – racconta – ho capito che o si muovono i cittadini oppure tante volte non si ottengono risposte né risultati». Il suo impegno civile nasce dal silenzio della politica. Menapace, che ha tre figlie e vive a Chiesanuova, dieci anni fa entra nel Comitato genitori della scuola Deledda-Calvino. I bimbi non potevano toccare il terreno, causa Pcb. E giocavano sul cemento. Ma per sempre? «Volevamo capire se ci sarebbero state delle bonifiche. Per anni – ricorda – abbiamo chiesto informazioni sui livelli di contaminazione del sottosuolo. Al Comune, all’Asl: niente, zero risposte». Pur di farsi ascoltare, il comitato genitori della Deledda arrivò a far scrivere ai bambini quaranta lettere. Iniziavano con «Signor Sindaco», ma Adriano Paroli «non rispose mai». È allora che Menapace medita e decide, insieme ad altri, di occupare la scuola per una notte. E due settimane dopo, alla vigilia delle amministrative 2013, anche l’assessorato all’Ecologia di
Paola Vilardi. Tv e carta stampata diedero risalto all’iniziativa. E gli allora candidati Del Bono e Paroli firmarono un impegno comune, in caso di vittoria: la bonifica della scuola, come prima cosa da fare. Risultato che arrivò non prima di ottobre 2016. Anno dopo anno, Menapace capisce che «l’impegno diretto» è l’unica strada per riuscire ad ottenere qualcosa. E che bisogna pungolare la politica, se si vogliono ottenere risultati. Anche nell’osservatorio Acqua Bene Comune fu «una battaglia: il cromo era a livelli alti, ma la giunta Del Bono e A2A ripetevano che l’acqua era potabile. Ci è voluto un anno e mezzo – racconta Menapace – prima di convincerli a investire quattro milioni sul solfato ferroso: anche qui, fu merito della pressione dei cittadini e della stampa che ha sostenuto la nostra campagna». Deluso da destra e sinistra, «mi sono avvicinato ai 5 stelle: sono la parte politica che i problemi li vuole risolvere davvero», sostiene l’imprenditore bresciano. Convinto che essere dentro le istituzioni gli permetterà di fare molto di più. «Bonifiche, smog, mobilità: sono ancora tanti i problemi su cui lavorare». (m.tr.)