LUNGO LA VIE EN ROSÈ Le sfumature del Chiaretto
Tra degustazioni e masterclass inizia l’attesa «tre giorni» a Moniga del Garda che celebra come meglio non si potrebbe i vini rosati
L’evento Tutto è pronto a Moniga del Garda, Città del Chiaretto, per l’11esima edizione della più importante vetrina italiana dedicata al mondo dei vini in rosa in tutte le sue numerose declinazioni, in programma dall’1 al 3 giugno nell’antico Castello del borgo gardesano sulle colline della Valtènesi. La rassegna ha ormai raggiunto un livello di rappresentanza unico nel suo genere: 160 le cantine presenti, oltre 200 le etichette in degustazione
Oggi parte l’attesa «tre giorni» a Moniga del Garda che celebra come meglio non si potrebbe i vini rosati. L’undicesima edizione di Italia in Rosa che termina domenica porta nella Città del Chiaretto oltre 170 cantine, confermano il valore della manifestazione gardesana, la prima in ambito nazionale e sempre più seguita dagli operatori esteri.
Una crescita legata al prestigio accumulato negli anni dall’evento presieduto da Luigi Alberti, ma anche al recente patto di promozione unitaria tra cinque Consorzi sotto il segno del rosa che il Consorzio Valtènesi, — realtà di riferimento vinicola della riviera bresciana con 1000 ettari vitati ed 80 cantine — ha firmato il 14 aprile a Bardolino con quattro altri grandi rosati Doc italiani da uve autoctone: Chiaretto di Bardolino, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel Del Monte e Salice Salentino. Un vero e proprio patto che ha già dato i suoi primi frutti con una serie di iniziative congiunte realizzate nella grande arena di Vinitaly, e che si esplicherà ulteriormente nella tre giorni di Moniga con una serie di degustazioni e una masterclass ad hoc a Villa Galnica con i consorzi partner. Non manca la guest-star: ospite di questa edizione è Elizabeth Gabay, giornalista e scrittrice di origini americane, ma ormai trasferita in Europa. Appassionata di rosé ed autrice del recente volume Rosé: understanding the pink wine revolution, molto apprezzato oltreoceano, è anche presidente di giuria dell’International Rosé Championship. Sarà lei a condurre una masterclass sui rosati sabato alle 10 a Villa Galnica di Puegnago del Garda (sede del Consorzio Valtènesi) ed a parlare delle sue ricerche sul mercato mondiale nel convegno di Italia in Rosa che inizierà un’ora dopo e a cui parteciperà anche il presidente Alessandro Luzzago. Il tema è sempre lo stesso: far conoscere un mondo in pieno sviluppo più qualitativo che quantitativo, fermo restando che siamo arrivati a 200 milioni circa di bottiglie, quasi il 10% del mercato italiano. I numeri della Provenza — modello da seguire — sono ancora lontani ma il solo fatto di discutere il metodo per diventare grandi è meritorio, pensando a come veniva considerato il rosé sino a dieci anni fa. L’ingresso a Italia in Rosa costa 15 euro con degustazione libera di tutti i vini. Gli orari di accesso sono dalle 17 alle 23, ma a numero chiuso (meglio prenotarsi su .italiainrosa.it.) per un massimo di 2.000 tagliandi per serata. Anche questo fa capire che l’era del pionierismo è finita e il caro vecchio rosato viaggia con il vento (lacustre) in poppa.