Relax, via dalla pazza folla
Un weekend tra discipline olistiche e terapie naturali a Belgioioso dove debutta anche il primo festival dedicato a vegetariani e vegani
Di solito ai festival c’è caos e un volume di decibel decisamente elevato. Volume che cresce soprattutto se richiamano tanta folla e si svolgono nel fine settimana. Sembra che durante «Armonia», la tre giorni dedicata al benessere olistico, da oggi a domenica al Castello di Belgioioso, si avverta quasi silenzio nonostante l’ampia partecipazione. «Forse silenzio non è la parola esatta», puntualizza Gloria Spaini, promotrice dell’evento con il fratello Guido, «ma l’atmosfera è diversa da tutte le altre manifestazioni, c’è un clima ovattato e grande tranquillità». Il festival attira soprattutto Milano, città che sembra avere un feeling particolare verso le pratiche che aiutano a recuperare il benessere. «Abbiamo scelto, non a caso, come parola chiave armonia, sinonimo moderno di sentirsi bene ed essere in pace con se stessi», spiega ancora Spaini. Che aggiunge: «Il Festival presenta attività e discipline che migliorano la qualità della vita. Pratiche a volte centenarie, in altri casi più recenti, ma che non sono mai un’alternativa alla medicina ufficiale, e tanto meno sono in conflitto con questa».
Operatori e maestri sono a disposizione del pubblico per spiegazioni e prove pratiche (nelle postazioni allestite dentro al castello, nel parco e nella piscina). «Consiglio sempre di non buttarsi sulla prima disciplina che si vede, ma di fare un giro esplorativo fra le sale e in giardino. C’è bisogno di tempo per scegliere una tecnica, che deve in qualche modo rappresentarci, e per affidarsi a chi la padroneggia, che deve conquistare la nostra fiducia». Shiatsu e yoga sono oramai conosciuti e non hanno bisogno di presentazioni. Come forse il Reiki. Ma ci sono pratiche, la maggior parte di origine asiatica, ancora poco diffuse, che sorprenderanno. Come la riflessologia facciale, tecnica vietnamita basata su leggeri tocchi sul viso; la tuina, il massaggio tradizionale cinese, o i bagni di gong e le campane tibetane (sorta di massaggio sonoro). Interessanti l’oceanic bodywork (lavoro corporeo in acqua a 35 gradi) e lo watsu (shiatsu in acqua), l’orthobionomy, tecnica di osteopatia messa a punto in Svizzera, o la più tradizionale kinesiologia.
Questa edizione segna anche un debutto: nasce Belgioioso Veg, il primo festival dedicato a vegetariani e vegani. «Le persone che scelgono i trattamenti olistici hanno in genere una spiccata attenzione verso l’alimentazione, e molti si nutrono già escludendo prodotti di origine animale», dicono gli organizzatori, «per questo abbiamo pensato di proporre i due eventi in contemporanea, aprendo un dialogo fra i due mondi». Caffè di canapa, formaggi senza latte, hamburger di soia, vini certificati vegan, biocosmetica, ma non solo. In programma anche una serie di conferenze e di showcooking, e il gran finale con due cene nel ristorante del castello, questa sera e domani, con il pioniere italiano dell’alta cucina naturale, lo chef Simone Salvini (su prenotazione).
La formula Operatori e maestri offrono prove pratiche di shiatsu, yoga, reiki, watsu, riflessologia