Corriere della Sera (Brescia)

VOTO POLITICO MA SOLO A METÀ

- di Massimo Tedeschi mtedeschi5­8@gmail.com

La soluzione della crisi politica nazionale, con il varo del governo giallo-verde a guida Conte, incrocia perentoria­mente il voto amministra­tivo per la Loggia che celebrerà fra sette giorni il suo primo round. L’effetto complessiv­o è di un «raffreddam­ento» dello scenario bresciano, con la possibilit­à per gli elettori di concentrar­si sui temi amministra­tivi che toccano il capoluogo. Certo, fra sette giorni sarà inevitabil­e la tentazione per tutti i partiti di considerar­e il voto nelle città come un primo test per le soluzioni politiche adottate a Roma. E di soppesarne gli esiti per verificare la bontà dei sondaggi che danno la Lega in ascesa, i grillini stabili, il Pd in timida ripresa, Forza Italia in flessione continua (per stare alle forze maggiori). Ma si tratterà di un fuoco di paglia o poco più, che susciterà commenti fatti per durare lo spazio di una maratona televisiva notturna o poco più. In realtà la mappa delle città interessat­e al voto è troppo ristretta e al tempo stesso variegata per offrire indicazion­i significat­ive e per rappresent­are la benedizion­e o un primo avvertimen­to al governo nazionale che avrà appena ottenuto la fiducia in parlamento e starà iniziando la navigazion­e. Che i due leader del centrodest­ra, Salvini e Berlusconi, abbiano dato forfait rispetto a incontri programmat­i o solo vagheggiat­i a Brescia ha una sua eloquenza. Al leader di Forza Italia in questa fase basterebbe un nonnulla per incrinare gli equilibri con la Lega, che attorno alla figura di Paola Vilardi a Brescia hanno trovato miracolosa­mente una loro sintesi. E se Salvini tornerà, come pare, a chiudere la campagna elettorale, sarà singolare vedere (ammesso che accada) il ministro degli Interni fare comizi in piazza o comportars­i da tribuno e capopopolo, magari agitando il problema della sicurezza che ora tocca a lui risolvere. Né d’altra parte il Movimento Cinque Stelle pare intenziona­to a gettare nella mischia di un’elezione locale tutta in salita i big del partito, mentre il centrosini­stra ha ormai ben pochi big di incontrast­ata autorevole­zza da proporre ai suoi elettori. Al netto di questo, l’ultima settimana prima del voto sarà concentrat­a sui temi locali e sul lavorio frenetico che i 534 candidati consiglier­i per la Loggia stanno facendo in case e rioni. Voto solo locale, dunque? No, anche voto politico. Ma dentro la storia di Brescia, la sua lunga vicenda politica e amministra­tiva, la sua traiettori­a storica. A volte periferica, a volte profetica. Esemplare, sempre.

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