Feralpisalò a caccia dell’impresa
Alle 20.30 a Catania serve una vittoria per continuare a sognare la Serie B
Ha già dimostrato di poter sovvertire le gerarchie dettate dalla tradizione e dalla classifica di stagione. E stasera la Feralpisalò cerca l’impresa nei play off. A Catania, alle 20.30, la squadra sarà obbligata a vincere per rimanere tra le quattro pretendenti all’ultimo posto per la promozione in Serie B. La squadra di Toscano, forte dei precedenti e della sua indole «da trasferta» (otto le vittorie in stagione fuori casa) non può permettersi di avere paura.
C’è voglia di urlare «Clamoroso al Cibali». C’è l’urgenza di farlo stasera, perché questo è il teatro giusto per un’impresa e la Feralpisalò, nei play off in corso, ha già dimostrato di poter sovvertire le gerarchie dettate dalla tradizione e dalla classifica della stagione regolare. A Catania, alle 20.30, sarà obbligata a vincere per rimanere tra le quattro pretendenti all’ultimo posto per la promozione in Serie B. È lo stesso copione di Bergamo con l’Albinoleffe. E fu 1-0. L’avversario incute ancor più timore dell’Alessandria, sconfitta undici giorni fa quando, rispetto ad oggi, serviva una vittoria addirittura con due gol di scarto. E arrivò. La squadra di Toscano, forte dei precedenti e della sua indole «da trasferta» (otto le vittorie in stagione fuori casa), non può avere paura nemmeno della muraglia umana che troverà al “Massimino”, dove sono attese più di 15 mila persone. Salò tutta comprende 10 mila e 500 abitanti: il calcio non si racconta tuttavia con i numeri demografici, ma con quanto rivela il prato verde. Mercoledì, nella gara d’andata chiusa sull’uno a uno, non si è vista alcuna differenza di valori tra le due squadre: i bresciani hanno sofferto in avvio, poi sono usciti alla distanza e hanno prima segnato e poi sfiorato il raddoppio. Il pareggio dei siciliani, più esperti ma privi del calciatore che possa risolvere da solo sfide così spinose, ha rovinato la festa senza cancellare la speranza. E la pressione, neanche a dirlo, sarà tutta sulle spalle di chi non può fallire l’approdo in Serie B per tentare una rapida risalita dopo le stagioni più complicate del recente passato, tra retrocessioni sul campo e causate dal calcioscommesse. Questa squadra è il Catania. Eppure l’ambizione è la medesima. Il presidente Pasini non ha mai nascosto di puntare al derby con il Brescia e, da imprenditore oltre che da uomo di sport, sa quando bisogna spingere sull’acceleratore e quando frenare. Non serve una partenza a razzo, nel primo tempo potrebbe essere sufficiente mantenere il risultato in parità per far tremare le gambe al Catania nella ripresa. Vero è che i siciliani passano con un pareggio, ma contare su due risultati porta a ragionare, a fare calcoli, a guardare l’orologio con ansia trasformandolo da alleato in pericolo. La testa della Feralpisalò è invece libera anche se qui alberga, non da oggi, un pensiero stupendo.