Obiettivo finale: candidare Brescia a capitale italiana della cultura
Nel programma Del Bono il capitolo «Cultura» occupa ben sei pagine. Si inizia con l’elenco delle cose fatte sotto la regia dell’assessorato guidato dalla vice sindaco Laura Castelletti e si conclude con l’obiettivo di candidare Brescia a «capitale italiana della cultura». In mezzo i dettagli di un piano che vede nella cultura «anche un modo di essere nel quale gli abitanti della città sperimentano l’appartenenza a una comunità che si emoziona e pensa». Quanto fatto finora e quanto si vuole valorizzare «va ora messo a sistema» proseguendo nel prezioso lavoro di mappatura delle realtà e degli eventi culturali, costituendo un ufficio dedicato alle manifestazioni, proseguendo nella apertura di nuovi spazi e luoghi. In programma c’è anche l’investimento di ulteriori risorse per un adeguato aggiornamento e incremento del patrimonio librario delle biblioteche, importanti anche per il loro «ruolo di coesione territoriale e sociale». In progetto, oltre al rilancio del Museo di Scienze Naturali, il dare corpo ai tanti progetti per la valorizzazione del Castello, la completa apertura della Crociera di San Luca, il rafforzamento della rete di Volontari per Brescia. Tra i punti anche la razionalizzazione della gestione dei fondi con maggiore coordinamento tra i soggetti erogatori, «privilegiando forme di accesso alle erogazioni tramite la modalità del bando», la valorizzazione non solo di eventi e progetti di grande richiamo «ma anche della produzione culturale diffusa delle realtà popolari», la promozione dell’arte contemporanea e e delle tradizioni «legate al lavoro e all’impresa». ( t.b.)