Una rivoluzione civile in Brescia Musei; porteremo l’arte nelle periferie
Per i Cinque Stelle «L’obiettivo principale della cultura è il progresso della persona» e quattro sono le direzioni per promuovere le politiche culturali cittadine: «Favorendo la meritocrazia nella scelta delle figure professionali da inserire in ogni settore di riferimento, valorizzando il patrimonio culturale cittadino, riqualificando il territorio e liberando la città dal timido guscio nel quale si nasconde». Come si traduce tutto questo? Innanzitutto «nominando a capo dell’assessorato una figura di alto profilo, con una dimensione professionale forte e scollegata da qualunque sistema». Questo varrà anche per le scelte riguardanti la Fondazione Brescia Musei, con l’obiettivo «di un coinvolgimento più ampio della società civile e senza quelle chiusure di un regime politico a cui siamo stati abituati negli ultimi decenni». Tra le azioni da intraprendere un maggior sguardo alle periferie, «identificando nei quartieri in sofferenza i luoghi ideali per creare musei a cielo aperto», progetti di street art. Il museo delle scienze deve essere invece rilanciato e portato fuori dal «senso di abbandono e scarsa cura» che ora trasmette, così come rilanciate devono essere le biblioteche. Rispetto agli eventi e manifestazioni, l’obiettivo è per una cultura aperta. più partecipata anche nelle fasi progettuali, meno passiva e più attiva. Tra le idee anche il palinsesto integrato di eventi con annesso portale online e «la scuola di brescianità». «Ci faremo promotori nelle scuole primarie si legge nel programma - di percorsi di educazione civica incentrati sulla conoscenza delle eccellenze culturali della città». (t.b.)