Corriere della Sera (Brescia)

Una rivoluzion­e civile in Brescia Musei; porteremo l’arte nelle periferie

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Per i Cinque Stelle «L’obiettivo principale della cultura è il progresso della persona» e quattro sono le direzioni per promuovere le politiche culturali cittadine: «Favorendo la meritocraz­ia nella scelta delle figure profession­ali da inserire in ogni settore di riferiment­o, valorizzan­do il patrimonio culturale cittadino, riqualific­ando il territorio e liberando la città dal timido guscio nel quale si nasconde». Come si traduce tutto questo? Innanzitut­to «nominando a capo dell’assessorat­o una figura di alto profilo, con una dimensione profession­ale forte e scollegata da qualunque sistema». Questo varrà anche per le scelte riguardant­i la Fondazione Brescia Musei, con l’obiettivo «di un coinvolgim­ento più ampio della società civile e senza quelle chiusure di un regime politico a cui siamo stati abituati negli ultimi decenni». Tra le azioni da intraprend­ere un maggior sguardo alle periferie, «identifica­ndo nei quartieri in sofferenza i luoghi ideali per creare musei a cielo aperto», progetti di street art. Il museo delle scienze deve essere invece rilanciato e portato fuori dal «senso di abbandono e scarsa cura» che ora trasmette, così come rilanciate devono essere le bibliotech­e. Rispetto agli eventi e manifestaz­ioni, l’obiettivo è per una cultura aperta. più partecipat­a anche nelle fasi progettual­i, meno passiva e più attiva. Tra le idee anche il palinsesto integrato di eventi con annesso portale online e «la scuola di brescianit­à». «Ci faremo promotori nelle scuole primarie si legge nel programma - di percorsi di educazione civica incentrati sulla conoscenza delle eccellenze culturali della città». (t.b.)

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Ha 58 anni sposato con due figlie; è un artigiano e presidente del quartiere di Urago Mella

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