La Voluntas sposa la Juve «Progetto tecnico di livello e resta il canale col Brescia»
Critiche alla società, «lavoriamo nel rispetto della linea Clerici»
«I tuoi insegnamenti di calcio e di vita mi hanno sempre accompagnato». A poco meno di cinque mesi da queste parole, scritte da Andrea Pirlo al suo primo maestro di calcio, Roberto Clerici, la USD Voluntas muove un grande passo e segna una svolta nella sua storia: dal prossimo primo luglio, sarà a tutti gli effetti una scuola calcio Juventus. Perché nonostante la morte di Clerici, il pallone deve continuare a rotolare, lo spettacolo non si può interrompere: e così sarà, sotto la guida di Germano Panni e Gianluca Pili, proprietari dello Sporting Brescia.
«Premetto che tutto ciò che sto facendo coi miei collaboratori e con il supporto dei grandi campioni allenati da Roberto ha il solo fine di dare continuità al lavoro di un uomo che per tutti noi è stato un maestro — spiega Panni — L’obiettivo è poter dare ai ragazzi di oggi la stessa opportunità che Clerici, in passato, aveva dato a noi. Abbiamo ritenuto opportuno portare avanti il marchio Voluntas — aggiunge — ma anche di provare ad accrescerlo. Per questo era necessario avere un progetto di tecnico di alto livello e quello della Juventus è il migliore».
Roberto Clerici ha saputo coltivare alcuni tra i più grandi talenti del calcio bresciano, preparandoli ai prestigiosi palcoscenici su cui le loro carriere si sono poi sviluppate. Oggi, dalle 10 alle 17, nel corso del «Voluntas Day» che si terrà al San Filippo, Roberto Baronio, Stefano Tagliani, i gemelli Filippini e molti altri lo ricorderanno, in una giornata che vedrà l’intitolazione allo stesso Clerici del «campo dei miracoli» e la presentazione di un’opera d’arte a lui dedicata. Non ci sarà fisicamente Andrea Pirlo, che si trova in Cina, ma parteciperà con un videomessaggio fatto recapitare all’organizzazione dell’evento. Un evento che si svolgerà nel segno di un nuovo inizio a cui lo stesso Pirlo, il miglior allievo del defunto allenatore, ha contribuito. «Dopo un anno di lavoro — spiega Panni — abbiamo chiuso l’accordo con la Juventus. E il contributo di Andrea è stato molto importante: ha fatto da raccordo tra noi e i bianconeri esponendosi in prima persona e facilitando il dialogo».
Lo scetticismo sulla bontà del nuovo progetto, però, è molto diffuso. In tanti, soprattutto sui social, hanno accusato Panni di aver decretato la fine della società. Alle critiche lui risponde così: «Tutti ci stanno dando contro, ma chi ha vissuto la vera Voluntas e ha vissuto Clerici come noi sa che stiamo facendo le cose nel rispetto delle sue regole e delle sue idee. La società non cambia natura: mantiene i colori e le idee che l’hanno sempre caratterizzata. Per Clerici l’unica cosa che contava era la qualità e siamo sicuri che lui approverebbe questo progetto tecnico».
Ma, in poche parole, i giovani calciatori promettenti della Voluntas andranno direttamente a Torino e non vestiranno mai la maglia del Brescia? «No - risponde fermamente Panni -. Non più tardi di una settimana fa ho firmato quattro liberatorie a favore del Brescia Calcio con cui i rapporti sono ottimi. Andrea Botturi (responsabile del settore giovanile biancazzurro, ndr) sa bene che da parte nostra c’è la massima apertura a una collaborazione».
È l’alba di una nuova era per la Voluntas e per tutto il calcio bresciano, visto ciò che la storica società rappresenta per lo sport di un’intera città. Nel segno di Roberto Clerici, maestro impossibile da dimenticare.