Dopo la frana una nuova pista per tornare alla normalità
Entro metà luglio il completamento della pista alternativa che consentirà di bypassare la frana di Gallivaggio e di strappare all’isolamento, ora parziale, i 1500 abitanti dei comuni di Campodolcino, Madesimo e della frazione Lirone di San Giacomo Filippo. Contemporaneamente proseguiranno i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa e di disgaggio dei massi ancora pericolanti. La nuova strada sarà realizzata in tempi record grazie alla dichiarazione di stato di emergenza deliberato dal Governo. Il calendario è stato stilato nel corso della riunione di ieri dal prefetto di Sondrio Giuseppe Maria Scalia, alla quale ha partecipato il presidente della Regione Attilio Fontana e gli assessori Massimo Sertori e Pietro Foroni. «Molto è stato fatto, grazie alla sinergia tra le istituzioni, ma non abbassiamo la guardia — ha detto Fontana —. Lo stato di emergenza consentirà di comprimere i tempi amministrativi e senza più alcun alibi burocratico restituire nel più breve tempo possibile ai paesi della valle Spluga la normalità». E il prefetto Scalia: «Quanto fatto finora è dimostrazione di efficienza e solidarietà». Martedì si terrà la conferenza dei servizi per l’approvazione del bypass, lungo un chilometro e largo quattro metri e mezzo. Richiederà 40 giorni di tempo e costerà poco meno di un milione. Anas anticiperà i fondi. Intanto la statale 36, che da Chiavenna sale a Madesimo, al momento è percorribile in tre finestre giornaliere, revocabili in caso di peggioramento della situazione. Lo smottamento ha portato a valle 7.500 metri cubi di roccia, ma diversi metri cubi di detriti sono ancora instabili. Ci vorrà almeno un mese e mezzo per completare l’intervento di disgaggio. Intanto i paesi della Valchiavenna provano a tornare alla vita quotidiana. Anche con un matrimonio. La valtellinese Michela Della Morte e il bergamasco Stefano Rota Graziosi venerdì si sono sposati davanti al sindaco di Campodolcino, Enrica Guanella. Gli amici hanno dovuto portare la torta nuziale a mano lungo il sentiero pedonale in mezzo al bosco, unica via di collegamento prima che la statale fosse riaperta a fasce orarie.