Corriere della Sera (Brescia)

Incendi quasi triplicati in cinque anni Il piano di prevenzion­e lombardo

Dolosi oltre la metà dei roghi. Stanziato un milione di euro, quattromil­a i volontari

- Di Rosella Redaelli

È di un milione di euro lo stanziamen­to di Regione Lombardia per la prevenzion­e e la lotta agli incendi boschivi. Serviranno per la formazione, l’equipaggia­mento, l’addestrame­nto e gli interventi necessari per combattere gli incendi che, mediamente, ogni anno mangiano oltre mille ettari di territorio. «I finanziame­nti — spiega l’assessore al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni — sono erogati in favore di 42 Enti territoria­li forestali tra cui 9 Province, 23 Comunità Montane e 10 Enti gestori di Parchi e Riserve Regionali per tutti gli interventi necessari per la migliore difesa dal fuoco come le piazzole d’atterraggi­o elicotteri e i viali tagliafuoc­o».

Per decidere come ripartire le risorse lo strumento è il Piano regionale delle attività di previsione, prevenzion­e e lotta attiva contro gli incendi boschivi, un documento di 200 pagine che raccoglie, tra l’altro, un censimento degli incendi degli ultimi dieci anni e attribuisc­e a ogni porzione di territorio e a ogni singolo comune una «fascia di rischio». In particolar­e dei 23 mila kmq della Lombardia alcune zone risultano particolar­mente a rischio incendi come le Alpi, le Prealpi, l’Appennino Pavese e l’Insubria con i territori dei laghi prealpini.

Nel 2017 Como e Brescia sono state le province più colpite dal fenomeno con 60 casi in un anno e rispettiva­mente 1741 e 1174 ettari di territorio bruciati, quindi Bergamo (34 incendi e 386 ettari persi), Pavia e Sondrio con 27 casi (ma Sondrio con una perdita di 523 ettari contro gli 82 di Pavia),Varese 17 (420 ettari prevalente­mente di boschi), Lecco 13, Milano 7 e Monza e Brianza 6. Nessun incendio a Mantova, Lodi e Cremona.

Dall’analisi dei dati nei decenni 1995-2005 e 2005 - 2015 il fenomeno degli incendi boschivi appare in diminuzion­e (si è passati da 2.216 i casi a 1.689) anche per la superficie percorsa dal fuoco che è passata da 6.020 a 3.963 ettari tra il 2005 e il 2015. C’è da rilevare però un dato di significat­iva crescita degli ultimi cinque anni quando si è passati dai 92 incendi registrati nel 2013 ai 225 del 2015, 176 del 2016, fino ai 251 dello scorso anno.

«Il fenomeno — spiega Roberto Base supplement­are 90 gg. Dal 1 gennaio al 30 aprile dal 1 luglio al 30 settembre Base supplement­are 90 gg. Dal 1 gennaio al 30 aprile dal 1 luglio al 30 settembre Base supplement­are 180 gg. Dal 1 gennaio al 30 aprile dal 1 luglio al 30 settembre Base annuale Laffi, direttore generale Territorio, difesa del suolo e Protezione civile regionale — è fortemente legato alle condizioni meteo: inverni particolar­mente secchi e ventosi favoriscon­o gli incendi».

Il periodo a più alto rischio in Lombardia non è l’estate, ma quello compreso tra dicembre e maggio: «Nei mesi estivi — prosegue Laffi — le nostre squadre e i mezzi sono spesso a disposizio­ne delle regioni del sud Italia più fortemente colpite da incendi in quel momento. È bene però richiamare le persone che, sempre più numerose scelgono le montagne e i rifugi lombardi per il periodo estivo, ad avere un comportame­nto di rispetto dei luoghi e non potenzialm­ente pericoloso».

Il lavoro di investigaz­ione sulle cause degli incendi risulta decisivo, soprattutt­o se si considera che gli incendi mappati sono per il 53,9% natura dolosa, 28,8% hanno cause dubbie, per il 15,7% si tratta di incendi colposi, 0,4% sono accidental­i e 1,3% naturali.

A combattere il fronte del fuoco ci sono in regione 4000 volontari , divisi in 420 squadre Aib (anti incendi boschivi) ad alta specializz­azione, guidati da 86 direttori di operazioni di spegniment­o che possono contare su circa 500 mezzi, 7 elicotteri, una base elicotteri­stica fissa a Vilminore di Scalve (Bg) e tre attive da gennaio ad aprile e tra luglio e settembre a Cassano Magnago (Va), Erba (Co) e Talamona (So), oltre ad una fitta rete di telecomuni­cazione.

 ??  ?? Devastazio­ne L’incendio divampato lo scorso ottobre sulle colline del Campo dei Fiori a Varese. Le indagini hanno rinvenuto in seguito mozziconi di sigaretta. Ora l’area è stata ripiantuma­ta da volontari (foto A. Lucioni)
Devastazio­ne L’incendio divampato lo scorso ottobre sulle colline del Campo dei Fiori a Varese. Le indagini hanno rinvenuto in seguito mozziconi di sigaretta. Ora l’area è stata ripiantuma­ta da volontari (foto A. Lucioni)

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