L’estro barocco di Ton Koopman
Ton Koopman è uno dei più grandi organisti e direttori di orchestre barocche al mondo; Milano Arte Musica, rassegna che ogni anno si conferma sempre più nell’eccellenza delle manifestazioni dedicate al repertorio antico, l’ha già ospitato, ma il ritorno del grande maestro olandese è comunque una «primizia». Perché oggi, in una sorta di preludio all’inizio ufficiale (lunedì 25 giugno), Koopman si esibisce con la figlia Marieke (voce recitante) e al ballerino Jonas Furrer in uno spettacolo pensato apposta per i bambini: al Dal Verme (ore 15 e 17, v. s. Giovanni sul muro 2, € 5, tel. 02.76.31.71.76) va in scena «Caecilia», omaggio alla santa patrona della musica e all’organo. Una storia dell’organo che Koopman ripercorre attraverso alcune rare Pastorali di Bach e brani di Buxtehude, Sweelinck, Stanley e Locatelli, e che diviene storia d’amore tra due statue, quelle di Caecilia e Bortus, appoggiate sull’organo di una chiesa abbandonata. Entra un vecchio organista errante e il suono dello strumento dà vita a Caecilia, che a sua volta animerà Bortus con un bacio. All’inizio questi è spaventato, poi riconosce l’altra statua e iniziano a ballare insieme, finché non rintocca la mezzanotte e devono tornare ad essere statue, ma prima riusciranno ad avvicinare i loro piedistalli così da poter star per sempre vicine l’uno all’altra.