Monza, la stazione chiusa di notte «Troppi gli episodi di criminalità»
Accessi bloccati dopo l’ultimo treno fino alle 5 del mattino. Summit in Prefettura
La stazione ferroviaria di Monza chiusa nelle ore notturne. Da ieri sera lo scalo monzese, per anni al centro di roventi polemiche a causa della situazione di forte degrado e per i crescenti episodi di criminalità, è «off limits» un minuto dopo il passaggio dell’ultimo treno della notte e fino al mattino successivo. La decisione è stata presa al termine di un summit del comitato ordine e sicurezza pubblica svoltosi in Prefettura al quale hanno partecipato, oltre al prefetto, Giovanna Vilasi, il sindaco, Dario Allevi e l’assessore alla Sicurezza, Federico Arena, il comandante della polizia locale, Piero Vergante, i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana– Cento stazioni e delle forze dell’ordine.
La questione della sicurezza in stazione, e più in generale in tutta Monza, è stato uno dei temi centrali della scorse elezioni amministrative vinte dalla colazione di centro destra guidata da sindaco, Dario Allevi. La stazione di Monza è oramai quotidianamente al centro di episodi di cronaca che vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti a vere e proprie aggressioni all’arma bianca, passando per i bivacchi di sbandati a base di birra e vino e anche qualche caso di prostituzione. La nuova giunta, da quando ha assunto le redini dell’amministrazione, ha messo in campo anche i cani anti droga, oltre a un presidio fisso della polizia locale per arginare il problema.
«Stiamo lavorando senza sosta per migliorare la sicurezza urbana, ben sapendo che la stazione rappresenta un luogo particolarmente critico — commenta il primo cittadino —. Confermiamo l’impegno a mantenere il presidio fisso nel piazzale della stazione anche nei mesi estivi, per il quale è allo studio una proposta di ulteriore potenziamento». Da qualche mese si sta anche discutendo di un potenziamento dell’ufficio della polizia ferroviaria, ma per ora il progetto sembra in alto mare.
Le segnalazioni di episodi malavitosi, nel frattempo, non accennano a diminuire. Anzi. Le ultime in ordine di tempo parlano di un 19 enne di origini egiziane che, dopo avere chiesto il cellulare in prestito a un suo coetaneo, ha cercato di rubarglielo puntandogli alla gola un coltello e di un senegalese di 28 anni che ha aggredito una pattuglia della polfer nel corso di un normale controllo: invece di fornire le proprie generalità prima è scappato e poi, una volta raggiunto, ha preso a pugni uno dei poliziotti.
La chiusura degli accessi alla stazione e del sottopasso che porta ai binari, sarebbe dovuta entrare in vigore lunedì notte, ma per un problema tecnico è stata rinviata di 24 ore. L’ingresso secondario di piazza Castello abbasserà le saracinesche a partire dalla mezzanotte, mentre quello principale di via Arosio alle ore 1.15, dopo l’arrivo dell’ultimo treno. L’apertura di entrambi gli accessi è fissata per le ore 5, alla ripresa mattutina della circolazione ferroviaria. Tuttavia, c’è chi vede nell’adozione del provvedimento un’implicita ammissione di sconfitta. «La sicurezza in stazione è stato uno dei loro cavalli di battaglia — commenta Marco Lamperti, consigliere comunale del Pd —. Avevano promesso che avrebbero risolto il problema, ma evidentemente hanno sottovalutato la gravità della situazione e adesso gettano la spugna dopo nemmeno un anno di amministrazione. Noi per lo meno eravamo riusciti a portare la questione all’attenzione dell’ex ministro Minniti che ha avviato il potenziamento dell’ufficio locale di polizia ferroviaria».
Il sindaco
Stiamo lavorando senza sosta per migliorare la sicurezza urbana, e la stazione è un luogo critico
Confermo l’impegno a mantenere il presidio fisso nel piazzale anche nei mesi estivi, è pure allo studio una proposta di potenziamento