Corriere della Sera (Brescia)

Le Vibrazioni tornano dopo cinque anni

A cinque anni dall’ultimo live la band torna dai proseliti con «V» Sabato all’arena delle Rondinelle

- Di Andrea Croxatto a pagina

La cosa sorprenden­te è che sono tornati a suonare insieme con la stessa formazione originale del 1999, e che l’ultimo concerto del 25 ottobre del 2012 ai Magazzini Generali non abbia sancito la reale fine delle Vibrazioni, anzi, dopo la lunga pausa di riflession­e e di operativit­à con progetti artistici separati (Sarcina ha inciso due dischi, Verderi ha fondato i Santa Margaret) si sono ripresi le scene, quasi come se non fosse successo nulla. E che scene: la band milanese ha presentato al 68° festival di Sanremo il brano Così sbagliato, compreso nell’ultimo album di inediti V. Una «V» che potrebbe significar­e un cinque, quanti sono gli album del gruppo, oppure potrebbe indicare la «V» delle Vibrazioni, vita, vittoria, ma non vendetta. Francesco Sarcina (voce e chitarra), Stefano Verderi (chitarra e tastiera), Marco Castellani (basso) e Alessandro Deidda (batteria) hanno iniziato un vero e proprio tour nazionale che li porterà sabato a Roncadelle, presso l’Arena Live del centro commercial­e Rondinelle (inizio alle 21, ingresso gratuito). Per capire il loro successo, basti solo ricordare il singolo che li ha lanciati in orbita nel 2003, intitolato Dedicato a te.

Sarcina, com’è stato recepito dal pubblico il vostro ritorno?

«Visti i tempi sempre più veloci, avevamo paura che la gente si fosse dimenticat­a di noi. Invece abbiamo notato con immenso piacere che erano ancora tutti lì, quasi non fosse passato neanche un giorno dalla nostra temporanea separazion­e. Insomma, la famiglia è rimasta unita». Parliamo di Amore Zen. «La canzone è un brano sarcastico che rappresent­a la nostra società come se fosse un grande zoo: siamo tutti animali che vogliono apparire a tutti i costi e che bramano un posto di prestigio che, in verità, non ha alcun valore all’interno di questa realtà caotica. Durante la scrittura abbiamo provato a inserire quasi per gioco una parte rappata. Era perfetta e abbiamo decisa di affidarla a un nostro grande amico, Jake la Furia. In effetti ci siamo resi conto che in V mancava una traccia estiva perché lo abbiamo registrato nella stagione invernale e il clima rigido forse ci ha portato a lasciare fuori dal disco un pezzo allegro, ed ecco allora Amore Zen. Zen significa “qui e adesso”, e sottolinea l’importanza dell’istante che stiamo vivendo, senza pensare a ciò che è passato o ci sarà».

Ci può descrivere meglio la sensazione provata a suonare insieme come ai vecchi tempi? Di favole a lieto fine non se ne vedono spesso.

«Ci siamo ritrovati a suonare insieme dopo 13 anni l’anno scorso a Palermo in occasione in occasione di Radio Italia Live — Il Concerto. L’accoglienz­a del pubblico è stata talmente calorosa da convincerc­i ad accelerare i tempi e tornare con un nuovo album di inediti. Da quando abbiamo ricomincia­to a suonare insieme non ci siamo più fermati perché ci divertiamo troppo: siamo nati facendo concerti e cerchiamo di fare più live possibili. Ora siamo in giro con il Così Sbagliato Summer Tour e la cosa bella è che il pubblico balla e canta dall’inizio alla fine. Non vi annoierete».

 Crisi d’astinenza Avevamo paura che la gente si fosse dimenticat­a di noi. Ma erano ancora tutti lì

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