Le Vibrazioni tornano dopo cinque anni
A cinque anni dall’ultimo live la band torna dai proseliti con «V» Sabato all’arena delle Rondinelle
La cosa sorprendente è che sono tornati a suonare insieme con la stessa formazione originale del 1999, e che l’ultimo concerto del 25 ottobre del 2012 ai Magazzini Generali non abbia sancito la reale fine delle Vibrazioni, anzi, dopo la lunga pausa di riflessione e di operatività con progetti artistici separati (Sarcina ha inciso due dischi, Verderi ha fondato i Santa Margaret) si sono ripresi le scene, quasi come se non fosse successo nulla. E che scene: la band milanese ha presentato al 68° festival di Sanremo il brano Così sbagliato, compreso nell’ultimo album di inediti V. Una «V» che potrebbe significare un cinque, quanti sono gli album del gruppo, oppure potrebbe indicare la «V» delle Vibrazioni, vita, vittoria, ma non vendetta. Francesco Sarcina (voce e chitarra), Stefano Verderi (chitarra e tastiera), Marco Castellani (basso) e Alessandro Deidda (batteria) hanno iniziato un vero e proprio tour nazionale che li porterà sabato a Roncadelle, presso l’Arena Live del centro commerciale Rondinelle (inizio alle 21, ingresso gratuito). Per capire il loro successo, basti solo ricordare il singolo che li ha lanciati in orbita nel 2003, intitolato Dedicato a te.
Sarcina, com’è stato recepito dal pubblico il vostro ritorno?
«Visti i tempi sempre più veloci, avevamo paura che la gente si fosse dimenticata di noi. Invece abbiamo notato con immenso piacere che erano ancora tutti lì, quasi non fosse passato neanche un giorno dalla nostra temporanea separazione. Insomma, la famiglia è rimasta unita». Parliamo di Amore Zen. «La canzone è un brano sarcastico che rappresenta la nostra società come se fosse un grande zoo: siamo tutti animali che vogliono apparire a tutti i costi e che bramano un posto di prestigio che, in verità, non ha alcun valore all’interno di questa realtà caotica. Durante la scrittura abbiamo provato a inserire quasi per gioco una parte rappata. Era perfetta e abbiamo decisa di affidarla a un nostro grande amico, Jake la Furia. In effetti ci siamo resi conto che in V mancava una traccia estiva perché lo abbiamo registrato nella stagione invernale e il clima rigido forse ci ha portato a lasciare fuori dal disco un pezzo allegro, ed ecco allora Amore Zen. Zen significa “qui e adesso”, e sottolinea l’importanza dell’istante che stiamo vivendo, senza pensare a ciò che è passato o ci sarà».
Ci può descrivere meglio la sensazione provata a suonare insieme come ai vecchi tempi? Di favole a lieto fine non se ne vedono spesso.
«Ci siamo ritrovati a suonare insieme dopo 13 anni l’anno scorso a Palermo in occasione in occasione di Radio Italia Live — Il Concerto. L’accoglienza del pubblico è stata talmente calorosa da convincerci ad accelerare i tempi e tornare con un nuovo album di inediti. Da quando abbiamo ricominciato a suonare insieme non ci siamo più fermati perché ci divertiamo troppo: siamo nati facendo concerti e cerchiamo di fare più live possibili. Ora siamo in giro con il Così Sbagliato Summer Tour e la cosa bella è che il pubblico balla e canta dall’inizio alla fine. Non vi annoierete».
Crisi d’astinenza Avevamo paura che la gente si fosse dimenticata di noi. Ma erano ancora tutti lì