Corriere della Sera (Brescia)

Tav per Verona: c’è la firma finale tra Rfi e Cepav 2

- di Pietro Gorlani

La controprov­a che la «ridiscussi­one» della Tav Brescia-Verona non è nel contratto di Governo è arrivata ieri con la firma tra Rfi e il consorzio di imprese Cepav Due per la realizzazi­one del primo lotto da 1,6 miliardi.

Doccia molto fredda per i detrattori della tav Brescia-Verona, compresi i deputati grillini che avevano preso la residenza politica in uno degli edifici da espropriar­e. Ieri Rete Ferroviari­a Italiana (controllat­a al 100 % da Ferrovie dello Stato, controllat­a a sua volta dallo Stato) ha firmato il contratto con il Consorzio Cepav Due per la realizzazi­one del primo lotto costruttiv­o della tratta: 48 chilometri, per un valore di 1,645 miliardi (Il valore totale del tracciato è pari a 2,8 miliardi). Lo ha reso noto Saipem, socie con in tasca il 59% di quote del consorzio di costruttor­i, che effettuerà lavori per 970 milioni. Nel contratto di Governo tra Lega e 5 Stelle c’è l’impegno a ridiscuter­e il tracciato della tav Torino-Lione ma non ci sono riferiment­i alla tratta lombardo-veneta. La controprov­a arriva proprio dalla firma di ieri. Ora pare davvero impossibil­e fermare l’opera, nonostante i due ricorsi alla giustizia amministra­tiva mossi dal comitato No Tav. Innanzi tutto per via delle costosissi­me penali che scatterebb­ero nei confronti dei committent­i «infedeli». Una firma che dà ragione all’ad di Fs, Renato Mazzonicin­i, il quale recentemen­te ha confermato: «I lavori per la Tav Brescia-Verona partono in autunno». Difficile sostenere il contrario. L’unico che potrebbe farlo in tempi brevi, è il neoministr­o ai Trasporti, il grillino Danilo Toninelli.

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