«Ventimiglia all’ora» Tre giorni coi profughi tra assistenza e ascolto
Portare assistenza e conforto oltre il confine, mettendo in pratica gli insegnamenti appresi nelle aule universitarie. Lo hanno fatto gli studenti della facoltà di Psicologia e Scienze della formazione della Cattolica di Brescia che hanno partecipato al Service learning, un programma che unisce il volontariato e le azioni solidali. In questo contesto si inserisce «Ventimiglia all’ora», il progetto che ha visto un gruppo di ragazzi partire, zaino in spalla, verso la cittadina ligure, punto di passaggio obbligato per tutti i migranti nel loro viaggio verso il Nord Europa. Insieme a Caritas e Croce Rossa, per tre giorni gli studenti hanno dato assistenza ai profughi, preparato e servito pasti, ascoltato chi ne aveva bisogno. È un progetto nato in una futura ottica professionale, sottolinea Monica Amadini, docente di Pedagogia sociale e interculturale: «Non si tratta solo di fare e operare concretamente, ma anche di riflettere sull’applicazione delle competenze apprese. Il gruppo ha sperimentato aspetti diversissimi dell’emergenza, dal pelare le patate fino allo strutturare corsi linguistici: fondamentale è capire che tutto questo è connesso all’ambito lavorativo a cui si legheranno». «Ventimiglia all’ora» sarà riproposto nei prossimi mesi.