Corriere della Sera (Brescia)

Il piccolo mercato di cascina Martor tra caprini, miele e ortaggi bio

- Carlos Mac Adden

«I mercati spiccano tra le esperienze turistiche». È il titolo che Roberta Garibaldi, coordinatr­ice della ricerca, ha scelto per illustrare il primo Rapporto sul turismo enogastron­omico italiano. Scopriamo così che dopo l’assaggio di piatti tipici, primo nelle motivazion­i del viaggio, si colloca la visita ad un mercato di prodotti locali. E se il mercatino dei prodotti biologici locali, che da fine gennaio si propone con cadenza mensile negli spazi della Cascina Martor di Travagliat­o è realtà giovane, racchiude in se non pochi dei tratti all’origine di un interesse sempre maggiore da parte del pubblico. Nato da un’idea di Alessandro e Michela, i «padroni» di casa, coordinato da Stefano di Dolce Far Miele, sempre di Travagliat­o e con una comune base di volontaria­to in paesi lontani, il Mercatino vede la partecipaz­ione di Paolo e Sara, Shanty Maè, piante officinali e piccoli frutti ai 1.500 metri nei pressi di Saviore dell’Adamello, e Davide e Luisa ossia Le Due Casine di Capovalle. Età medie attorno ai quarant’anni, il biologico come traccia comune, tranne che per Le Due Casine che si accontenta, per ora, degli spazi incontamin­ati ai 1.000 metri al confine tra il bresciano e il Trentino. Miele ovviamente, Stefano fa nomadismo, Millefiori, Robinia pseudoacac­ia e Castagno, confetture e succhi di Mirtilli e della meno nota ma assolutame­nt e interessan­te Aronia Nera ma anche Genepì bio e prodotti a base d’arnica per Shanty Maè, ottimi salumi e formaggi caprini per Le Due Casine, ortaggi bio e alcune loro elaborazio­ni per Cascina Marton. Il tutto dalle 9 alle 12.30 di sabato per incontrars­i e dialogare.

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