Si tuffa nel Chiese Annega a Roè un ragazzo 12enne
Il corpo ritrovato dai vigili del fuoco a Villanuova: il tuffo a Roè Volciano dopo i giochi sulla sponda con un amico
Era in riva al Chiese a giocare quando ha deciso di fare il bagno, nonostante un amico lo sconsigliasse. È stato trascinato dalla corrente, tre ore dopo il corpo del 12enne è stato recuperato a Villanuova.
I calzoncini e la maglietta appallottolati tra l’erba, le Adidas nere scalciate per la fretta e le ciabatte a pochi centimetri dalla riva. È tutto ciò che rimane del ragazzino di dodici anni annegato ieri pomeriggio nelle acque tumultuose del Chiese. Il corpo del ragazzo è stato trovato poco dopo le 19 a Villanuova dai vigili del fuoco. Per il 12enne non c’era più nulla da fare. L’allarme era scattato verso le 16. Il 12enne stava giocando sulla riva del fiume a Roè Volciano, il paese dove viveva con la famiglia di origine marocchina.
Al fiume era andato con un amico. Volevano festeggiare la fine della scuola e l’inizio di una lunga estate, fatta di divertimento, di giochi e anche di bagni. Sulla sponda del Chiese i due hanno iniziato a giocare, qualche tiro di pallone. Poi di colpo il dramma. Il 12enne è entrato in acqua: «Faccio il bagno». «Non qui» l’ha esortato il compagno «è troppo pericoloso, andiamo da un’altra parte». Ma lui non ha ascoltato il consiglio e si è buttato. La corrente l’ha «catturato». L’amico non ha potuto aiutarlo, ha solo urlato tutta la sua disperazione. E ha chiesto aiuto. Sulla riva del fiume sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Salò. Dal Civile è subito decollata l’eliambulanza per sorvolare il fiume e cercare tracce del ragazzino. Anche il controllo a pelo d’acqua è stato inutile, i vigili hanno
continuato a cercarlo mettendo in acqua un paio di gommoni. Il corpo è stato ritrovato nella seriola che scorre a lato del corso del fiume, quella che va ad alimentare la centrale elettrica di Villanuova. I vigili del corpo hanno re- cuperato il corpo del ragazzino, sul gommone è stato riportato a riva. Sulla sponda è arrivata anche la mamma, straziata, incredula, annichilita, per un ultimo abbraccio al suo bambino.
I soccorsi Le ricerche anche dall’alto con l’eliambulanza del 118 e poi via terra