Corriere della Sera (Brescia)

Lei è scomparsa lui è in prigione ora si cerca il corpo

IL RACCONTO TRA I VICINI DI CASA

- Mara Rodella

Di lei nessuna traccia da domenica. Allou Suad, 29 anni, scompare da casa lasciando i bambini. Per il suo omicidio è stato fermato l’ex marito, che nega: «Non l’ho uccisa». Si cerca il corpo.

Lo scrisse lei stessa, sul suo profilo Facebook, il 27 gennaio: «Amo il mio sorriso e non permetterò a nessuno di rimuoverlo dalla mia faccia». Sotto, un primo piano radioso. Perché non ce n’è uno, tra i vicini e gli amici, che non la ricordi per la sua bellezza incantevol­e e «una profonda gentilezza, discreta ma sempre disponibil­e. La incontravo un paio di volte al giorno di solito». Dentro, però, un dolore sordo minato dalla paura di un uomo a cui era stata legata che temeva potesse farle del male, confidato alle amiche più care.

In via Milano, dove viveva con i suoi bambini da mesi, Allou Suad, marocchina di 29 anni, il doppio lavoro come colf e in un ristorante self service, non la si vede più da domenica. Scomparsa. E non si parla d’altro: davanti a un caffè al bancone del bar dietro l’angolo o al supermerca­to a pochi metri: «Veniva spesso a fare la spesa con i bambini, è terribile», dice sottovoce una cassiera, commossa.

Per il suo omicidio volontario e per l’occultamen­to del cadavere è stato fermato l’ex marito Abdelmjid El Biti, connaziona­le di 50 anni che abita e lavora in fonderia a Seniga, nella Bassa. Ma nega qualsiasi accusa dal carcere. «Lui qui non lo si vedeva mai», «sì, forse l’avrò incrociato un paio di volte, era molto più grande di lei, con la faccia burbera», si vocifera dentro e fuori la corte dove, all’ultimo piano mansardato, abita(va) Allou con la sua piccola di nove anni e il fratellino di tre. «Giocavano spesso qui, in cortile». Il passeggino in fondo alle scale strette e malandate. Sulla porta di casa Suad il cartello: sotto sequestro. Nei bidoncini della differenzi­ata ci sono ancora due flaconi di lacca per capelli, tantissimi vetri in frantumi, una ricarica telefonica da cinque euro del 10 aprile. È lì, che i bimbi sono rimasti incredibil­mente da soli per un giorno intero. Riaccompag­nati a casa dal padre (Allou glieli aveva portati alla stazione di Cremona venerdì sera) domenica sera, intorno alle 23, al mattino mamma non c’era più. Erano le 21 di lunedì quando la bimba è scesa dagli inquilini indiani, in mano un fogliettin­o con scritto il numero del padre: «Puoi chiamarlo per favore? Mamma è sparita». La figlia dei Singh — che pare l’unica a capire un briciolo d’italiano — ha fatto di più: «Gli ho telefonato, ma ho avvertito anche la polizia (locale)». Lui, El Biti, si è fatto vivo solo la mattina dopo («occupatevi di loro nel frattempo, per favore») ed è stato proprio lui, a denunciare la scomparsa della ex moglie. Lui che l’avrebbe uccisa al culmine dell’ennesima lite, pochi giorni prima dall’udienza in tribunale per la separazion­e, e forse dopo aver scoperto che lei aveva una simpatia per un altro ragazzo. L’avrebbe colpita, o strangolat­a, mentre i piccoli dormivano. E se ne sarebbe liberato. A immortalar­lo è stato l’occhio elettronic­o della telecamera installata sul retro del bar Le Rose di via Milano, dalla titolare, Teresa, proprio nel cortile interno della corte in cui viveva Allou.

Vigili e agenti della squadra Mobile della questura hanno visionato e acquisito i filmati in tre tranche, l’ultima giovedì pomeriggio. Cappellino in testa, tuta da muratore e guanti infilati, lo si vede la prima volta accompagna­re i figli dalla ex. Tre ore dopo, poco prima delle due, esce in cortile: «Sembra affannato, accaldato, affaticato. Prende aria, si asciuga il sudore sulla fronte e torna su» dice la signora Teresa. L’ultimo passaggio, il più drammatico, alle 4.30: la telecamera lo inquadra («benissimo») mentre trascina una sorta di borsone molto grande per terra. Lungo il muro. «Ha spostato anche le biciclette». Fino a girare l’angolo verso l’uscita. Saranno altre telecamere, fuori, a seguirlo mentre quel borsone lo carica nel bagagliaio della sua vecchia Mercedes grigia chiara classe C, in strada. C’è un dettaglio, che tormenta Teresa: «Rivedendo i filmati a un certo punto mi sono girata, erano immagini troppo forti. Quel sacco, borsone insomma, secondo me si muoveva, ne sono certa...». Se lì c’era Allou, era ancora viva?

Sara piange dall’altra parte della strada. Sua figlia va a scuola con quella di Allou, «la conoscevo bene, non posso pensarci...». L’ultimo incontro una decina di giorni fa, nel quartiere. «Aveva paura del suo ex marito», assicura l’amica. «Mi confidò di esserselo trovato più volte sotto casa. È vero, non avrebbe potuto vedere i bambini se non in presenza degli assistenti sociali, ma lei glielo permetteva sperando di tenerlo buono. “Chiama i servizi sociali?, le dicevo. “Sara come faccio?” rispondeva». Quindi «era preoccupat­a, certo. Lui la minacciava dicendole che era solo per merito suo se lei era potuta arrivare in Italia, e non avrebbe dovuto ribellarsi. L’aveva denunciato per maltrattam­enti, era scappata in questura, ma dopo un periodo in comunità protetta aveva deciso di cercarsi casa ed è venuta qua». Ma voleva trasferirs­i, Allou: «Lui sa dove abito, non ne posso più» diceva. Sul telefonino dell’amica, che voleva aiutarla, un messaggio: «Le avevo dato un gancio per trovare un altro appartamen­to». Ma non ce n’è stato il tempo. «Temo possa farmi del male» una delle ultime confidenze. Sara piange e se ne va. «Scusatemi».

Sara Mi confidò di essersi trovata l’ex sotto casa, per questo voleva trasferirs­i. Era molto preoccupat­a

Gli permetteva di vedere i bambini senza assistenti sociali solo perché sperava così di non farlo arrabbiare

Teresa

Lui quella sera indossava una specie di tuta, un cappellino in testa e i guanti. Lo si vede benissimo

Davanti ai filmati mi sono spaventata: l’ho visto trascinare un borsone pesante: ne sono certa, si muoveva ancora

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La bellezza In via Milano ricordano Allou per la sua bellezza e la sua dolcezza
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(LaPresse/ Morgano) Allou Suad La giovane mamma di origine marocchina di 29 anni è sparita da domenica. Per la procura è stata uccisa dal marito nella casa (a lato) in via Milano e poi trascinata in un borsone fino al baule della sua Mercedes. L’uomo, 50 anni, è stato...
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