Il grande successo dei cori «stonati»
Un ossimoro, una contraddizione in termini o, visto l’ambito musicale, una dissonanza. Stasera e domani (ore 20, Auditorium, l.go Mahler, € 7, tel. 02.83.38.94.01) la Verdi presenta al pubblico il suo «Coro degli stonati»; nome provocatorio che racconta di una sfida didattica pluriennale: non esistono persone stonate, solo bassi, tenori, baritoni, contralti e soprani non educati al canto. Da qui era partita la Verdi nel 2011 per offrire corsi di canto a persone che pensavano di essere negate per la musica, forte anche della straordinaria esperienza che erano stati i corsi per carcerati organizzati a San Vittore. In questi sette anni le frequenze sono aumentate così come è cresciuto l’interesse verso questa realtà. Infatti al tradizionale concerto di fine anno si è dovuta aggiungere una replica per far fronte alle troppe richieste del pubblico. Oggi l’anima dell’iniziativa, Maria Teresa Tramontin, dirigerà gli oltre 350 allievi suddivisi in ben cinque cori a seconda del livello raggiunto: c’è chi è arrivato da poco, chi segue i corsi ormai da anni per perfezionarsi, raggiungendo un livello più che apprezzabile. Ne danno prova i programmi, che spaziano da classici pop e rock come «Volare» e «Stand by me» ad alcuni cori tratti dalle principali opere di Verdi, come «I Lombardi alla prima Crociata», «Ernani» o «Il Trovatore».