Guido Menapace: «Ora bisogna fare una riflessione seria»
Inutile nascondersi, «l’ambiente è un argomento che non sfonda: spesso, alle riunioni sull’inquinamento eravamo quattro gatti. Ma forse – dice Guido Menapace – abbiamo sbagliato qualcosa anche noi: ora dobbiamo stare più in mezzo alla gente e meno a studiare le carte». È amara ma lucida l’analisi di questo imprenditore di Chiesanuova, candidato nelle fila dei Cinque stelle. Uno sempre in prima fila nelle battaglie green, convinto che tra bonifiche del sottosuolo e lotta allo smog ci sia ancora tanto da fare. Per lui, è chiaro che esiste un problema di “percezione” tra i bresciani: non è passato il messaggio che «tra ambiente e salute c’è un legame stretto», che motiva le posizioni dei pentastellati. Ma sarebbe parziale una lettura che si fermasse a questo punto. Gli attivisti 5 stelle hanno passato cinque anni in consiglio comunale, nelle fila delle minoranze, tra interrogazioni, proposte, dibattiti. L’attività non è certo mancata, «ma la comunicazione deve cambiare. Urge una riflessione a 360 gradi, se in cinque anni abbiamo perso consensi significa che qualche errore – ammette Menapace – l’abbiamo fatto». L’imprenditore informatico, attivista di Basta Veleni, sa che quella contro Del Bono era una battaglia alla “Davide contro Golia”. E dalla sua il sindaco uscente ha avuto «una forza pubblicitaria potente: l’amministrazione – sostiene – è scesa in campo con tutte le sue partecipate», tra opuscoli e volantini. Ma Menapace riconosce che alcuni risultati Del Bono li ha portati a casa, dalla bonifica della scuola Deledda a quella del parco di via Nullo. «In questa campagna elettorale ha fatto molte promesse, tra cui la chiusura della terza linea e la bonifica di tutti i parchi di Chiesanuova: noi – assicura – vedremo se le promesse verranno mantenute». Sapendo però che su smog e cromo nelle falde l’asticella, per il M5S, va portata più in alto. (m.tr.)