L’export vola: è un affare da 4 miliardi
La tendenza bresciana (+9,2%) supera quella lombarda (+7,9%) e nazionale (+3,3%)
Prosegue anche nel primo trimestre 2018 la crescita delle esportazioni bresciane: hanno raggiunto un valore di 4 miliardi, in lieve flessione rispetto all’ultimo trimestre 2017 ma in netta crescita rispetto all’analogo periodo del 2017 (+9,2%).
Prosegue anche nel primo trimestre 2018 la crescita delle esportazioni bresciane. A osservarlo sono i dati Istat diffusi ieri. Nel primo trimestre 2018 le esportazioni hanno raggiunto un valore di 4 miliardi 129 milioni, in lieve flessione rispetto all’ultimo trimestre 2017 ma in netta crescita rispetto all’analogo periodo del 2017 (+9,2%). «Rispetto al primo trimestre dello scorso anno — sottolineano in una nota l’Ufficio Studi Aib e il Servizio Studi della camera di Commercio —, la tendenza positiva delle esportazioni bresciane è superiore a quella rilevata in Lombardia (+7,9%) e in Italia (+3,3%); la dinamica delle importazioni (+12,6%) è superiore sia al dato regionale (+8,1%), che a quello nazionale (+2,6%)». Come sottolinea il rapporto Istat Brescia è nel gruppo delle province (insieme a Milano, Varese, Asti, Bergamo e Treviso) che contribuiscono positivamente all’export nazionale nei primi tre mesi dell’anno. Per quanto riguarda le importazioni bresciane, queste hanno superato i due miliardi e mezzo di euro, in crescita sia rispetto all’ultimo periodo 2017 (2.370 milioni) sia soprattutto rispetto al primo trimestre 2017 (+12,7%). Il saldo commerciale è positivo (+1.605 milioni di euro), in aumento del 4,2% rispetto a quello del 2017. «Il periodo gennaio-marzo di quest’anno si caratterizza come il miglior trimestre dopo il quarto del 2017 - spiega l’ufficio studi Aib -. La dinamica positiva beneficia del consolidamento del commercio mondiale (+4,4% tendenziale nel primo trimestre 2018), pur in un contesto in cui la moneta unica ha evidenziato segnali di rafforzamento rispetto a tutte le principali valute internazionali (cambio effettivo nominale +6,2%). Va comunque ricordato che questi valori incorporano il rialzo dei prezzi delle principali materie prime industriali». In forte crescita risulta in particolare l’export verso la Germania, superiore agli 870 milioni di euro (+11,2%). In crescita le esportazioni anche verso gli Stati Uniti (256 milioni di euro, +12,2%). Brusca frenata delle esportazioni invece verso l’Asia (-5%) e la Cina in particolare (-7%). Dati rielaborati dall’ufficio studi di Apindustria e commento preoccupato del vicepresidente (con delega all’internazionalizzazione) Alessandro Orizio dell’associazione rispetto alla chiusura dei mercati: «I dazi ovviamente preoccupano — sottolinea Orizio —. Dagli annunci si è passati ai fatti e questo causerà danni. Una scelta miope, che mette in difficoltà numerose aziende che negli Stati Uniti hanno investito e fatto progetti. Brescia, peraltro ha un motivo di preoccupazione in più, legato all’automotive e al rapporto con la Germania. Se meno automobili vengono esportate negli Stati Uniti, a rimetterci, inevitabilmente, è anche Brescia».